Archivio annuale 2018

Auguri di serene festività

Il team di ComuniCiclabili FIAB vi augura serene festività e vi ricorda che c’è tempo fino al 31 gennaio 2019 per aderire alla rete per il prossimo anno.

Tutte le informazioni su https://www.comuniciclabili.it/info/regolamento/

In copertina foto di davideoneclick

 

Il 2017 è stato l’anno della mobilità attiva. In Italia il 76% vorrebbe più investimenti sulla bici

Tratto dal sito www.fiab-onlus.it

L’Italia resta il Paese dove nel 2017 circolavano 64 automobili ogni 100 abitanti come ha rilevato il 15esimo rapporto ISFORT sulla mobilità. Qualcosa però sembra cambiare nelle strade e nella predisposizione delle persone a nuovi modelli di trasporto alternativi alle quattro ruote. L’anno della mobilità attiva è stato proprio il 2017 secondo la ricerca dell’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti: la quota dei tragitti a piedi, in bici e sui mezzi pubblici è salita dal 27,6% al 37,9%. Dato positivo anche per la Federazione Italiana Amici della Bicicletta che in Italia e in Europa – con il vicepresidente di ECF Alessandro Tursi – sostiene soluzioni come la “Dieta del traffico” basata sulla valorizzazione degli spostamenti meno inquinanti e più rispettosi dello spazio pubblico.

 

Dal 15esimo rapporto ISFORT emergono poi altre cifre interessanti sulla mobilità attiva e sulla sua componente ciclistica. Per la prima volta, infatti, i movimenti su due ruote hanno scollinato il 5% (5,2%) degli spostamenti totali e tra gli intervistati che rispondevano sì alla domanda se quelle proposte dall’Istituto fossero mezzi di trasporto alternativi all’auto da incentivare, il 76% ha individuato la bicicletta e l’85% il trasporto pubblico. Come ha spiegato la presidente Fiab Giulietta Pagliaccio, l’Italia in bicicletta ha fatto diversi miglioramenti: il bike sharing, ad esempio, è un servizio cittadino che il 61% degli intervistati del rapporto ISFORT vorrebbe potenziato con investimenti.

 

Il proverbiale bicchiere resta però mezzo vuoto se si guardano i numeri del parco auto italiano. Nel 2017 il “garage nazionale” contava 38,5 milioni di veicoli che inquinano e ingombrano le nostre città. Da qui la provocazione Fiab: far pagare in base a quanto si inquina e a quanto spazio si occupa. «È compito della politica far sì che la voglia di bicicletta si traduca in più ciclisti sulle strade e sulle ciclabili». Quanto detto dalla Presidente Fiab permette di commentare un altro dato del 15esimo rapporto ISFORT, ovvero quello sulla disponibilità degli intervistati a cambiare mezzo di trasporto. Se nel 2015 chi si dichiarava propenso a pedalare di più era il 28,9%, lo scorso anno questo desiderio bike friendly veniva espresso dal 38,8% degli intervistati. Recenti dati suggeriscono che anche un’Italia più ciclabile potrebbe favorire lo sviluppo economico dei commercianti e dei centri storici. Intanto però il Governo sembra puntare poco sulla mobilità attiva, mentre in Europa questo concetto è stato ormai accolto dalla politica.

Ciclovie turistiche nazionali. Nuova intesa sul Decreto. Chiesto il prolungamento della Ciclovia Adriatica fino a Santa Maria di Leuca

di Raffaele Di Marcello

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale n.74 del 7 marzo 2018 che si è espressa sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019, è stato riportato all’ordine del giorno della Conferenza Unificata il Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti recante “Progettazione e realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche”.

Le Regioni hanno espresso l’intesa sull’ultima stesura del provvedimento ma hanno anche consegnato alcune raccomandazioni tra cui:

il prolungamento della Ciclovia Adriatica fino a Santa Maria di Leuca, così come previsto nell’Allegato Infrastrutture 2017 e che venga fissata come terminale nord della stessa la città di Venezia;
che venga previsto, a seguito della modifica del percorso della Ciclovia Adriatica, il possibile incremento delle risorse destinate all’elaborazione del Progetto di Fattibilità Tecnico ed Economica in ragione del prolungamento del percorso della stessa;
– che nel nuovo Allegato Infrastruttura sia precisato il percorso della Ciclovia della Sardegna, attualmente indicato con Sassari-Sassari, con l’effettivo “Cagliari – Bosa – Portotorres – Alghero – Santa Teresa – Dorgali – Illorai – Quartu S. Elena”;
– che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti istituisca con urgenza il tavolo tecnico volto all’attuazione di quanto previsto dalla legge 11 gennaio 2018, n. 2;
– che il predetto tavolo sancisca, tra l’altro, il valore, ai fini dello sviluppo della Rete Nazionale delle Ciclovie Turistiche, delle Ciclovie “trasversali”.

Via libera, quindi, al riparto dei quasi 162 milioni per realizzare le dieci ciclovie di interesse nazionale, bloccato dalla Corte dei Conti che, nel luglio scorso, lo aveva rispedito al MIT, con la richiesta di specificare la distribuzione delle risorse tra la fase della progettazione e quella dell’esecuzione.

Tale supplemento di istruttoria ha comportato un complessivo slittamento di un anno della scadenza massima per completare il progetto di fattibilità tecnico-economica del 100% di ciascun tracciato indicando, contestualmente, “almeno un lotto funzionale immediatamente realizzabile per ciascuna regione della singola ciclovia”. Il nuovo termine è, quindi, il 31 dicembre 2020.

Le risorse previste per il sistema delle ciclovie è di oltre oltre 361 milioni di euro tra il 2016 e il 2024, di cui 161,8 milioni nelle annualità 2016-2019, il cui riparto, per ciascuna ciclovia, è oggetto dello schema di DM approvato l’8 novembre 2018. Per quanto riguarda le annualità, la suddivisione comporta 4,78 milioni sul 2016; 50 milioni sul 2017; 67 milioni sul 2018; 40 milioni sul 2019. Il resto del piano prevede 40 milioni per ciascun anno tra il 2020 e il 2024, che saranno ripartiti da un successivo decreto, tenendo conto anche di cofinanziamenti regionali.

Attualmente, però, sono stati erogati solo 4,78 milioni per le quattro amministrazioni capofila che stanno progettando le ciclovie Grab, VenTo, Sole e Acquedotto Pugliese.

Il decreto corretto, a breve disponibile, contiene lo schema di un accordo di programma che ciascuna regione capofila del progetto (e il comune di Roma per il Grab) dovrà sottoscrivere, aggiornando eventualmente il protocollo già firmato in precedenza, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso.

Entro il 31 dicembre 2020 (con uno slittamento di un anno rispetto alla precedente scadenza) le regioni capofila dovranno completare il progetto di fattibilità tecnico-economica della rete, applicando i requisiti di pianificazione e standard tecnici indicati in un apposito allegato allo stesso schema di decreto.

Salgono a 82 i Comuni nella rete dei ComuniCiclabili FIAB

Con una cerimonia ufficiale alla Triennale di Milano, nel corso della manifestazione “Urbanpromo Progetti per il Paese”, la FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta- ha consegnato i riconoscimenti ai nuovi ComuniCiclabili 2019 che si aggiungono alle 69 città della precedente edizione.

Modena
, Padova, Piacenza, Alba Adriatica (TE), Carpi (MO), Lignano Sabbiadoro (UD), Maranello (MO), Martinsicuro (TE), Misano Adriatico (RN), San Donato Milanese (MI), San Giovanni Lupatoto (VR), Serrone (FR) e Turriaco (GO) con il loro ingresso portano la rete dei ComuniCiclabili italiani a raggiungere quota 82.L’iniziativa FIAB-ComuniCiclabili intende riconoscere e valutare l’impegno delle realtà attive in politiche bike-friendly e in interventi concreti per lo sviluppo di una mobilità in bicicletta, l’unica davvero sostenibile per le persone, le città e l’ambiente. Il progetto si prefigge, parallelamente, di sostenere e accompagnare i singoli territori a fare sempre meglio per agevolare la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto in ogni ambito, dagli spostamenti quotidiani di bike-to-work e bike-to-school al tempo libero, fino alle vacanze sulle due ruote.

L’attestazione di ComuneCiclabile è accompagnata da un punteggio (da 1 a 5 bike-smile) assegnato in base a diversi parametri di valutazione all’interno di 4 aree di intervento: mobilità urbana, cicloturismo, governance, comunicazione e promozione.

Giunta alla seconda edizione, siamo orgogliosi di affermare come l’iniziativa ComuniCiclabili sia in grado di mettere in moto le amministrazioni locali. Abbiamo riscontrato, infatti, l’interesse da parte di molte realtà che hanno sottoposto la loro candidatura anche per avere il riconoscimento minimo e ottenere la bandiera con 1 bike-smile – spiega Alessandro Tursi, vicepresidente FIAB e vicepresidente ECF (European Cyclists’ Federatione), responsabile del progetto che aggiunge: – Altrettanto lodevole è l’impegno di alcune realtà già nelle rete dallo scorso anno, in particolare Ferrara che, pur avendo già ottenuto il riconoscimento nella fascia più alta, ha comunque operato per migliorarsi con ulteriori interventi, dall’ampliamento della rete ciclabile urbana, all’incremento delle zone 30, fino alla promozione di eventi di comunicazione e sensibilizzazione sul territorio. C’è poi chi migliora il proprio punteggio, come Pineto, che passa da 3 a 4 bike-smile”.

I 13 nuovi ComuniCiclabili 2019 sono solo un primo gruppo, che avendo presentato la candidatura in tempi rapidi, ricevono il riconoscimento oggi in anteprima. Le candidature per l’edizione 2019 di ComuniCiclabili sono aperte fino a fine gennaio su www.comuniciclabili.it. Dopo le operazioni di verifica, i nuovi comuni che risulteranno ammissibili riceveranno l’attestato e la bandiera gialla della ciclabilità italiana nella Primavera 2019.
Tra le particolarità delle new entry nella rete italiana dei ComuniCiclabili si fa notare Maranello, capitale dell’auto di lusso che, pur ruotando intorno all’azienda automobilistica più prestigiosa al mondo, è stata capace di intraprendere negli ultimi tempi politiche a favore della mobilità ciclistica. In Lombardia, invece, crescono i ComuniCiclabili della città metropolitana di Milano: dopo Cinisello Balsamo, Segrate, Cassina de’ Pecchi e Cernusco sul Naviglio, ecco oggi San Donato Milanese insignito del riconoscimento.

Con ingresso di Lignano Sabbiadoro, Alba Adriatica, Misano Adriatico e Martinsicuro, inoltre, la costiera adriatica arriva ora a contare una ventina di ComuniCiclabili, da Grado in Friuli Venezia Giulia a Pescara in Abruzzo. Anche il Lazio, infine, grazie a Serrone (FR), entra finalmente nel circuito ComuniCiclabili.
Il prossimo passo è la dimensione EUROPEA del progetto – spiega Giulietta Pagliaccio, presidente FIAB – ComuniCiclabili d’ora in avanti sarà in sinergia con il network europeo Cities & Regions for Cyclists, per portare le città italiane a confrontarsi e collaborare con quelle europee, dove il livello è molto più alto. Sarà uno stimolo e soprattutto un’opportunità in più offerta alle amministrazioni più volenterose, al di là del riconoscimento internazionale del valore e dell’autorevolezza dato a ComuniCiclabili”.

La cerimonia di consegna degli attestati di ComuneCiclabile è avvenuta al termine del convegno “Ciclovie nazionali, locali e territori” (https://urbanpromo.it/2018/eventi/ciclovie-nazionali-locali-e-territori/) promosso all’interno della XV edizione di Urbanpromo, “Progetti per il Paese”, che prosegue fino al 23 novembre. Urbanpromo, manifestazione nazionale di riferimento sulla rigenerazione urbana, è organizzato da Urbit e da INU-Istituto Nazionale di Urbanistica, con cui FIAB-ComuniCiclabili ha siglato un accordo di collaborazione basato sulla relazione che lega i temi della mobilità in bicicletta a quelli dell’urbanistica e della pianificazione territoriale.

Sulle bandiere distribuite dalla presidente di FIAB, Giulietta Pagliaccio l’indicazione del punteggio, da 1 a 5 bike-smile, assegnato ad ognuno dei 13 nuovi ComuniCiclabili:
Modena – 4 bike-smile
Padova – 4 bike-smile
Piacenza – 4 bike-smile
Alba Adriatica (TE) – 2 bike-smile
Carpi (MO) – 3 bike-smile
Lignano Sabbiadoro (UD) – 3 bike-smile
Maranello (MO) – 3 bike-smile
Martinsicuro (TE) – 2 bike-smile
Misano Adriatico (RN) – 3 bike-smile
San Donato Milanese (MI) – 2 bike-smile
San Giovanni Lupatoto (VR) – 3 bike-smile
Serrone (FR) – 2 bike-smile
Turriaco (GO) – 3 bike-smile

Scuola ComuniCiclabili: appuntamento il 23 novembre a Cortona (AR)

Continuano gli appuntamenti della “Scuola di ComuniCiclabili”, dedicata ai Comuni aderenti alla rete, ai soci FIAB, ai tecnici degli Enti Locali e ai Promotori della mobilità ciclistica formati dall’Università di Verona.

TOSCANA IN BICI, 23 novembre ore 15

Per info e prenotazioni: https://cortona.eventbrite.it

Scenario del prossimo appuntamento sarà il Centro Convegni Sant’Agostino di Cortona (AR), dove verranno illustrate le esperienze di alcuni Comuni della rete.

Programma:

15.30 -Introduzione al seminario Alessandro Tursi vice-presidente FIAB ed ECF

15.45 -Nadia Bellomo, Resp. Progetti strategici CITTA’ METROPOLITANA FIRENZE: “Autostrada” Ciclabile Firenze Prato, primo caso in Italia di infrastruttura ad alto scorrimento ciclabile.

16.15 -Luca Agresti, Vicesindaco e Assessore al Turismo Comune di GROSSETO: iniziative in materia di cicloturismo in attuazione e in previsione.

16.30 -Elena Nappi, Vicesindaco e Assessore Ambiente e LL.PP Comune di CASTIGLIONE DELLA PESCAIA: progetti europei e la relazione tra tracciati turistici e accessibilità nel tessuto urbano e moderazione del traffico.

16:45 -Mirjam Giorgieri, Assessore Mobilità e Ambiente Comune di FOLLONICA: la dimensione cicloturistica.

17.00 -Dibattito e confronto

Per informazioni: saskia.wahlberg@fiab-onlus.it

Milano. Il 21 novembre alla Triennale si parla di ComuniCiclabili.

Il 21 novembre, alla Triennale di Milano, il presidente della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), Giulietta Pagliaccio, interverrà al convegno “Ciclovie nazionali, locali e territori”, promosso all’interno della XV edizione di Urbanpromo “Progetti per il Paese”. Una iniziativa organizzata da Inu-Istituto Nazionale di Urbanistica, con cui ComuniCiclabili ha siglato un accordo di collaborazione basato sulla relazione che lega i temi della mobilità in bicicletta a quelli dell’urbanistica e della pianificazione territoriale.

Intanto è stata prolungata fino a fine mese la scadenza per le amministrazioni locali che intendono candidarsi alla seconda edizione di ComuniCiclabili, il progetto di Fiab che, ad oggi, ha già assegnato la bandiera gialla della ciclabilità italiana a 69 comuni (con un punteggio d 1 a 5 bike-smile), riconoscendo e valutando l’impegno di ciascuno per lo sviluppo della mobilità in bicicletta. A inizio dicembre, concluse le operazioni di esame e verifica delle domande e dei requisiti, Fiab consegnerà le bandiere gialle della ciclabilità 2019 al primo gruppo di nuovi ComuniCiclabili.

“Va sottolineato ancora una volta – ha commentato in una nota Alessandro Tursi, vicepresidente Fiab e responsabile del progetto – come ComuniCiclabili nasce per accompagnare le amministrazioni in un percorso virtuoso che, dopo la valutazione del grado di ciclabilità, stimola a fare rete e, attraverso momenti di confronto e formazione, a condividere best practice in tema di mobilità ciclistica”. In questa direzione si inserisce anche il prossimo seminario di formazione della Scuola dei ComuniCiclabili, previsto per venerdì 23 novembre a Cortona (Arezzo).

Il programma completo qui

Regione Marche. Rete Ciclistica Regionale: stanziati 46,3 milioni di euro per collegare entroterra e costa.

di Raffaele Di Marcello

Uno sviluppo “a pettine” che collega le aree interne con la fascia costiera. È lo schema della Rete ciclabile regionale per lo sviluppo della mobilità ciclistica marchigiana, analogo a quello abruzzese (per il quale, però, i finanziamenti previsti con il Masterplan Abruzzo, sono stati dirottati verso altere opere). È stato illustrato, venerdi 21 settembre, in conferenza stampa, dal presidente Luca Ceriscioli e dalla vicepresidente Anna Casini, in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile. Prevede un investimento di 46,3 milioni di euro che consentirà la realizzazione di ulteriori 247 km di ciclabile, per un totale di 432 km di percorsi disponibili: più del doppio di quelli già esistenti (162 km).
Si tratta di un bel salto di qualità. Fa delle Marche una regione importante che sa coniugare un paesaggio straordinario a una mobilità dolce che si lega perfettamente alla bellezza del territorio”, ha commentato il presidente Luca Ceriscioli. “Nelle Marche si parte con un piano veramente ambizioso e, inoltre, siamo capofila nella realizzazione della Ciclovia adriatica: nella pianificazione nazionale, rappresenta una infrastruttura con pari dignità rispetto a quelle viarie tradizionali. Unisce Trieste a Santa Maria di Leuca, in Puglia, con uno sviluppo di 1.300 Km e il coinvolgimento di sette regioni adriatiche. Per i collegamenti a pettine verso l’interno, la Regione sarà a fianco dei Comuni sia nella progettazione che nella realizzazione. Inoltre i Rup (Responsabili unici del procedimento) saranno dipendenti regionali”, ha ribadito la vicepresidente Anna Casini.
Quello avviato dalle Marche, ha proseguito Ceriscioli, “è un progetto complessivo, di rete, molto ampio, che segna un cambiamento profondo di strategia e di sviluppo: non si tratta più di realizzare un tratto che collega due punti mappali, ma una vera e propria rete che va a unire gran parte del territorio. Raddoppiamo i tracciati esistenti con un progetto ulteriormente implementabile fino alla completa realizzazione dei percorsi. Costruiamo un’opportunità importante per il turismo, collegando le bellezze delle aree interne all’attrattività della costa. Sono piste che ci parlano d’ambiente, senza impattare sulla sostenibilità”. È anche un “modo democratico – ha concluso il presidente – di convivere con la bicicletta, perché permette alle persone di tutte l’età di utilizzarla. I 432 km di percorsi presto disponibili coprono la stessa distanza che c’è tra Ancona e Milano o con Bari o Napoli. Distanze, all’interno delle Marche, da percorrere con la velocità della bici, ideale per gustare le bellezze del territorio”.
Il progetto di ciclovia delle Marche, ha evidenziato Anna Casini, “si sposa bene con l’obiettivo regionale di puntare sulla qualità, sia se si parla di agricoltura o paesaggio, che dei centri storici e di mobilità. Il sistema Marche si sta delineando secondo le direttrici che l’amministrazione regionale ha progettato nel suo programma di governo”. Il sistema delle ciclovie marchigiane prevede la realizzazione di una rete di infrastrutture ciclabili, interconnesse tra loro e con il sistema di trasporto pubblico locale, ferroviario e automobilistico. Una rete integrata con parcheggi dedicati, nodi di scambio intermodali, velostazioni, bike officine, punti di informazione cicloturistica e ristoro. L’obiettivo è contribuire a ridurre l’inquinamento, a rilanciare le città, a promuovere una migliore fruizione del territorio dal punto di vista ambientale, paesaggistico e culturale.
Le principali direttrici di sviluppo coinvolgono la litoranea (individuata come Ciclovia adriatica, nell’ambito del progetto nazionale delle ciclovie turistiche) e le dodici vallate regionali attraversate dai fiumi: Foglia, Matauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, Potenza, Chienti, Tenna, Ete Vivo, Aso, Tronto. La Regione dispone già di 46,3 milioni (oltre 17 milioni europei del Por Fesr e più di 29 nazionali del Fondo di sviluppo e coesione) che assicureranno la realizzazione di 247 km di ciclabili. Al tratto marchigiano della “Adriatica” sono destinati altri 4,4 milioni di fondi ministeriali. Si sommano ai 6 milioni Por Fesr stanziati dalla Regione con un recente bando che consente di realizzare 58 km di tracciato, coinvolgendo 21 comuni raggruppati in sei progetti.
Nel maggio 2017 la Regione Marche ha aderito al protocollo di intesa con FIAB (esteso alle sette Regioni interessate) per la realizzazione della Ciclovia Adriatica (Itinerario n. 6 di BicItalia). Con questo progetto la Regione amplia la rete di ciclovie interessando tutto il territorio regionale.

Poca attività fisica=salute a rischio. La soluzione: spostarsi a piedi o in bicicletta

Un quarto degli adulti non fa attività fisica, mettendo mettendo a rischio la salute. Italia maglia nera. Soluzioni: andare a piedi o in bicicletta.

di Raffaele Di Marcello

Oltre un quarto della popolazione adulta mondiale – circa 1,4 miliardi di persone – fa troppo poco esercizio fisico, mettendosi a più alto rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, demenza e tumori. Lo afferma uno studio condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicato sulla rivista The Lancet Global Health.

Lo studio dell’OMS ha coinvolto 1,9 milioni di partecipanti provenienti da 168 paesi. Dai risultati dell’indagine è emerso che 1,4 miliardi di adulti non fa abbastanza attività fisica. Secondo i livelli raccomandati dall’Organizzazione, infatti, un uomo adulto dovrebbe svolgere ogni settimana almeno 150 minuti di attività ad intensità moderata o 75 minuti ad intensità più vigorosa. Tra i 20 paesi “più pigri” si trova l’Italia, diciannovesima nella classifica della sedentarietà, con il 41% degli adulti che non svolge attività fisica a sufficienza. Il nostro Paese sarebbe, inoltre, caratterizzato da un’ampia forbice tra i due sessi: il 36,2% dei maschi non si muove abbastanza contro il 46,2% delle donne.

E per attività fisica non si intende solo quella sportiva, ma anche gli spostamenti quotidiani, per recarsi a lavoro o a scuola e per compiere le incombenze di tutti i giorni. Sempre più persone, purtroppo, usano il mezzo meccanico anche per brevi spostamenti e così aumentano le malattie legate alla sedentarietà.

L’OMS esorta, quindi, i Governi a prendere atto di questi cambiamenti e a mettere in atto infrastrutture che promuovano il camminare e l’andare in bicicletta, sia per gli spostamenti quotidiani, che per lo sport e le attività ricreative attive.

Una raccomandazione che FIAB fa sua da sempre, promuovendo il Bike to Work e Bike to School e l’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, anche attraverso la rete di ComuniCiclabili. Ora lo ribadisce anche una fonte autorevole come l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Riusciranno i Governi mondiali, compreso quello italiano, a mettere in atto politiche adeguate?

“Mobilità ciclistica, quali azioni – esperienze dei Comuni Ciclabili”: 28 settembre a Verona la formazione per tecnici ed esperti

Parlare di mobilità ciclistica, con gli amministratori che ci stanno investendo risorse e impegno e con gli esperti del settore. Fiab e ComuniCiclabili, in collaborazione con l’Università di Verona e l’Ordine degli Ingegneri di Verona, organizzano per venerdì 28 settembre al Palazzo del Municipio del comune veneto l’incontro dal titolo “Mobilità ciclistica, quali interventi – esperienze dei Comuni Ciclabili”, un’intera giornata di formazione dedicata a sindaci, assessori, ma anche architetti, ingegneri ed esperti della mobilità ciclistica che vogliono approfondire le questioni legate non soltanto alla mobilità urbana, ma anche al cicloturismo, alla governance e alla promozione. Le iscrizioni all’evento (per il quale è previsto il riconoscimento di crediti formativi) e il programma definitivo della giornata saranno disponibili a breve sul nostro sito.

Dall’esperienza di Comuni Ciclabili, quasi 70 città in giro per il paese che hanno richiesto questa valutazione ufficiale della Fiab sulla ciclabilità, prende spunto l’incontro del 28 settembre a Verona dove prenderanno la parola esperti della Fiab come Marco Passigato, progettista e Coordinatore didattico del corso “Esperto Promotore Mobilità Ciclistica” dell’Università di Verona; durante la giornata sono previsti anche gli interventi di rappresentanti della politica locale e regionale.

Chiunque volesse partecipare può iscriversi a entrambi i moduli (mattina e pomeriggio) o sceglierne uno solo. Il seminario si rivolge anche ai 99 Esperti Promotori di Mobilità Ciclistica diplomatisi all’Università di Verona dopo aver partecipato al già citato corso curato dalla Fiab e dall’Università di Verona (guardate i risultati). L’occasione dell’evento “Mobilità ciclistica, quali interventi – esperienze dei Comuni Ciclabili” intende dunque offrire a queste nuove e importanti figure professionali una possibilità di incontro e confronto con i tanti amministratori ed esperti attesi il 28 settembre.

Tornando all’evento del 28 settembre, patrocinato dal Comune di Verona,chiunque volesse parteciparepuò iscriversi a questa pagina registrandosi a entrambi i moduli (mattina e pomeriggio) o sceglierne uno solo. Il seminario si rivolge anche ai 99 Esperti Promotori di Mobilità Ciclistica diplomatisi all’Università di Verona dopo aver partecipato al già citato corso curato dalla Fiab e dall’Università di Verona (guardate i risultati). L’occasione dell’evento “Mobilità ciclistica, quali interventi – esperienze dei Comuni Ciclabili” intende dunque offrire a queste nuove e importanti figure professionali una possibilità di incontro e confronto con i tanti amministratori ed esperti attesi il 28 settembre.

Nel corso dell’evento ci sarà spazio anche per presentare l’esperienza e i numeri di ComuniCiclabili, il riconoscimento Fiab sulla ciclabilità di un comune basato su dati oggettivi. Ne parlerà Valeria Lorenzelli, responsabile di un progetto bike friendly lungimirante che il vicepresidente di Fiab e di ECF Alessandro Tursi vorrebbe espandere anche in Europa.

Programma (suscettibile di variazioni)

mattino: “Le azioni per la mobilità ciclistica”
pomeriggio: “Esperienze dei ComuniCiclabili”
MODULO MATTINO
“Le azioni per la mobilità ciclistica”
Sala Consiliare Municipio di Verona – 60 posti
(Per crediti ingegneri ed architetti iscrizione dedicata – 3 crediti)
Nell’incontro verranno illustrate le molteplici azioni per la mobilità ciclistica che possono essere da spunto per migliorare i
Comuni Ciclabili
Programma
Conduce i lavori Marco Passigato – Esperto FIAB, progettista, docente e Coordinatore didattico Corso “Esperto Promotore
Mobilità Ciclistica” dell’Università di Verona
9.45 Registrazioni dei partecipanti
10.00 Saluti introduttivi:
FIAB
Comune di Verona
Università di Verona – Commissione Sostenibilità di Ateneo
Università di Verona (presentazione corso “Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica”)
Ordine degli Architetti PPC della provincia di Verona
10.30 POSSIBILI SINERGIE TRA GLI ESPERTI PROMOTORI DELLA MOBILITÀ CICLISTICA ED I COMUNI CHE DESIDERANO
MIGLIORARE LA PROPRIA CICLABILITA’ – Marco Passigato
10.45 IL DECALOGO PER LA MOBILITÀ CICLISTICA PER LE CITTÀ – QUALI AZIONI – Francesco Seneci – Esperto FIAB,
progettista, docente al Corso “Esperto Promotore Mobilità Ciclistica”
11.00 SPAZI URBANI ACCOGLIENTI PER LA MOBILITÀ IN BICI – SIMULAZIONI – QUALI AZIONI – Matteo Dondè –
progettista, docente al Corso “Esperto Promotore Mobilità Ciclistica” dell’Università di Verona
11.15 PUMS, BICICLETTE E MODAL SPLIT – QUALI AZIONI – Francesco Avesani – progettista, docente al Corso “Esperto
Promotore Mobilità Ciclistica” dell’Università di Verona
11.30 IL DECALOGO PER LA MOBILITÀ CICLISTICA PER LE REGIONI – QUALI AZIONI – Marco Passigato
11.45 EUROVELO, BICITALIA E LE CICLOVIE NAZIONALI – QUALI AZIONI – Valerio Montieri – Esperto FIAB, progettista,
Comitato scientifico Bicitalia
12.00 COMUNICAZIONE EMOZIONALE PER LA MOBILITÀ CICLISTICA – QUALI AZIONI – Patrik Kofler – Helios spa–
produzione di filmati, grafica e gestione grandi eventi per promuovere la bicicletta
12.15 SITUAZIONE E PROSPETTIVE PER LA REGIONE VENETO E IL TAVOLO REGIONALE PER LA MOBILITÀ CICLISTICA –
Elisa De Berti – Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti della Regione Veneto
12.30 Intervento del Comune di Verona
12.45 Dibattito e termine del modulo del mattino
Commissione Sostenibilità di Ateneo
Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento
Corso di perfezionamento e aggiornamento professionale per una
nuova figura professionale Esperto Promotore Mobilità Ciclistica
Per contatti: marco.passigato@univr.it marco.passigato@fiab-onlus.it cell 348.2332.981

MODULO POMERIDIAMO
“Esperienze dei ComuniCiclabili”
Sala Arazzi Municipio di Verona – 40 posti
(Per crediti ingegneri ed architetti iscrizione dedicata – 2 crediti)
Programma
Conduce i lavori Valeria Lorenzelli, Progetto ComuniCiclabili Fiab
Saluti di Università di Verona e Comune di Verona
14.30 COMUNICICLABILI DI FIAB, UNA STRATEGIA PER FAR CRESCERE LA CICLABILITÀ NEI TERRITORI – Valeria
Lorenzelli, Progetto ComuniCiclabili Fiab
14.50 BRESCIA, UN COMUNE CHE VA OLTRE LE 1000 MIGLIA – Stefano Sbardella – Responsabile del Settore Mobilità,
Eliminazione Barriere Architettoniche e Trasporto Pubblico del Comune di Brescia – Comune di Brescia
15.10 PARMA – Tiziana Benassi – Assessore alle Politiche di sostenibilità ambientale – Comune di Parma
15.30 RIMINI COMUNE CICLABILE: PIANIFICARE PER PERSONE E LUOGHI MIGLIORANDO LA QUALITÀ DELLA VITA E DELLA CITTÀ – Giorgia Mancinelli – Ingegnere dei Sistemi Edilizi e Urbani, Esperto Promotore della Mobilità
Ciclistica
15.50 SAN DONÀ DI PIAVE: “MUOVIAMOCI IN LIBERTÀ” – Lorena Marin – Assessore alla mobilità e Daniele Pasian –
Tecnico – Comune di San Donà di Piave
16.10 Intervento del Comune di Verona
16.20 Dibattito e termine del modulo pomeridiano 16.30 circa

16-30 / 17.00 MOMENTO DI ACCOGLIENZA ARRIVO CICLISTI BICISTAFFETTA AIDA DI FIAB DA VAL DI SUSA E DA TRIESTE
Sala Arazzi Municipio di Verona
DETTAGLI DA DEFINIRE

A URBANPROMO Green si parla di ciclovie.

Urban Promo, l’evento culturale di riferimento sul grande tema della rigenerazione urbana, intesa come processo di strategie, politiche, azioni, finalizzate alla realizzazione di uno sviluppo urbano sostenibile, oranizzato da INU e URBIT, si colora di verde nella sua edizione veneziana, il 20 e 21 settembre prossimo, presso palazzo Badoer.

La seconda edizione di Urbanpromo Green 2018 si caratterizza per una ulteriore specializzazione e approfondimento dei temi e per una organizzazione sempre più attenta agli interessi scientifici e tecnici di una platea ampia e variegata di fruitori. La struttura della manifestazione si articola in quattro principali macro-temi dai quali scaturiscono gli argomenti approfonditi nei singoli convegni e seminari.

Nel macro tema “Città Sicure e Sostenibili” spicca il laboratorio su “Ciclovie nazionali, locali e territori. Confronto e prospettive tra leggi regionali, piani programmi e progetti”, che vedrà una serie di tavoli tematici, coordinati anche da FIAB e ComuniCiclabili, primo appuntamento frutto dell’accordo di collaborazione tra ComuniCiclabili FIAB e INU-Istituto Nazionale di Urbanistica.

L’appuntamento è, quindi, il 20 e 21 settembre prossimi, a Venezia, presso Palazzo Badoer, aula ex Biblioteca, per confrontarsi tra esperienze regionali e nazionali, nuove norme e progetti innovativi.

Qui il programma.