Si è svolta oggi, 01 luglio, a Roma, negli spazi esterni dell’Arancieria di San Sisto, la consegna del riconoscimento Fiab-ComuniCiclabili a Roma Capitale, alla presenza di Pietro Calabrese, assessore alla Città in movimento di Roma Capitale, e di Enrico Stefano, presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale.
ComuniCiclabili è un progetto ideato nel 2017 da Fiab – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – per sostenere e accompagnare le amministrazioni locali nelle loro politiche bike-friendly: sono già 127 i comuni italiani ad aver ricevuto l’attestazione di ComuneCiclabile con il relativo punteggio indicato in bike-smile (da 1 a 5) sulla bandiera gialla, simbolo della rete. La bandiera gialla della ciclabilità italiana, che da oggi sventola anche su Roma, non è dunque un premio ma un’attestazione, risultato di verifiche e valutazioni analitiche fatte in ciascuno dei 15 Municipi in cui è divisa la città, secondo le decine di parametri previsti dal progetto in 4 distinte aree: infrastrutture urbane, governance, cicloturismo e comunicazione.
La scientificità e l’autorevolezza del metodo sono attestate anche dal partenariato con l’Università La Sapienza (Centro di ricerca per i trasporti e la logistica) e con l’Inu-Istituto Nazionale di Urbanistica. In considerazione dell’importanza della Capitale, Fiab ha voluto dedicarle un evento speciale. A breve ComuniCiclabili consegnerà le bandiere gialle anche agli altri comuni italiani entrati in questa edizione 2020 e alle realtà che rinnovano la loro presenza nel circuito, in un’evento che si terrà in Abruzzo, a Pineto (TE), città dove è nata la rete ComuniCiclabili FIAB.
“Roma è molto più di un comune poiché per popolazione ed estensione non è paragonabile a nessun’altra realtà italiana, per di più con una struttura policentrica che la rende di fatto un insieme di città – ha affermato Alessandro Tursi, presidente di Fiab, e vicepresidente di Ecf-European Cyclists’ Federation di cui Fiab e’ membro per l’Italia – Per dare conto di questa complessità le verifiche e le valutazioni sono state fatte su ciascun Municipio, con la collaborazione del coordinamento Fiab Lazio. Come mostra la mappa, se i Municipi fossero comuni a sè, 11 su 15 avrebbero i requisiti minimi per aderire a ComuniCiclabili, seppur con valori differenti”.
Interessante osservare anche le pagelle dove viene sempre riportato il risultato di ciascun ambito di analisi: come già scritto per la Capitale sono state suddivise per Municipi (info-grafica in allegato), in quanto la sola valutazione globale della città con 1 bike smile avrebbe celato la complessità e l’eterogeneità esistente sul territorio.
“Roma Capitale ha avviato un percorso preciso per promuovere la ciclabilità. Il piano straordinario da 150 chilometri di piste transitorie va in questa direzione. È il progetto ciclabile piu’ ambizioso promosso da una città italiana e siamo convinti che creerà una rete importante e strutturata per la Capitale – ha dichiarato l’assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale, Pietro Calabrese – oggi più che mai è necessario ripensare alla mobilità urbana. In questo periodo di emergenza abbiamo assistito da parte dei cittadini a un cambio drastico nelle proprie abitudini: in tanti hanno scelto nuovi mezzi per gli spostamenti di tutti i giorni. Compito delle Istituzioni è recepire questi bisogni e lavorare a soluzioni di breve, medio e lungo periodo.È ciò che stiamo realizzando: dal Piano urbano della mobilità sostenibile, adottato lo scorso anno, alla promozione dello sharing, fino alla creazione delle ciclabili transitorie. Un cambio di passo è possibile solo grazie a un gioco di squadra fra la Pubblica Amministrazione e i cittadini, una sinergia fondamentale e preziosa.”
Per Enrico Stefano, presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale, si tratta di “un traguardo importante quello raggiunto dalla città di Roma, ma è soltanto l’inizio. Dobbiamo, infatti, proseguire determinati verso l’aumento degli spazi per pedoni e ciclisti, in grado di integrare il traffico privato in modo sostenibile”.
Favorire e incrementare la mobilitàin bicicletta significa offrire, in modo rapido ed economico, un’alternativa salutare al trasporto pubblico oggi oltretutto limitato dal distanziamento Covid-19, ma anche sostenere un investimento ad alto ritorno per il futuro: ne beneficiano il traffico, la qualità della vita e dell’aria e anche l’economia urbana a partire dal commercio, come hanno ben compreso Confesercenti e Cna che di recente hanno collaborato con Fiab alla campagna “Spesa quotidiana? Prima la bici”.
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