Archivio mensile 21 Ottobre 2018

Scuola ComuniCiclabili: appuntamento il 23 novembre a Cortona (AR)

Continuano gli appuntamenti della “Scuola di ComuniCiclabili”, dedicata ai Comuni aderenti alla rete, ai soci FIAB, ai tecnici degli Enti Locali e ai Promotori della mobilità ciclistica formati dall’Università di Verona.

TOSCANA IN BICI, 23 novembre ore 15

Per info e prenotazioni: https://cortona.eventbrite.it

Scenario del prossimo appuntamento sarà il Centro Convegni Sant’Agostino di Cortona (AR), dove verranno illustrate le esperienze di alcuni Comuni della rete.

Programma:

15.30 -Introduzione al seminario Alessandro Tursi vice-presidente FIAB ed ECF

15.45 -Nadia Bellomo, Resp. Progetti strategici CITTA’ METROPOLITANA FIRENZE: “Autostrada” Ciclabile Firenze Prato, primo caso in Italia di infrastruttura ad alto scorrimento ciclabile.

16.15 -Luca Agresti, Vicesindaco e Assessore al Turismo Comune di GROSSETO: iniziative in materia di cicloturismo in attuazione e in previsione.

16.30 -Elena Nappi, Vicesindaco e Assessore Ambiente e LL.PP Comune di CASTIGLIONE DELLA PESCAIA: progetti europei e la relazione tra tracciati turistici e accessibilità nel tessuto urbano e moderazione del traffico.

16:45 -Mirjam Giorgieri, Assessore Mobilità e Ambiente Comune di FOLLONICA: la dimensione cicloturistica.

17.00 -Dibattito e confronto

Per informazioni: saskia.wahlberg@fiab-onlus.it

Milano. Il 21 novembre alla Triennale si parla di ComuniCiclabili.

Il 21 novembre, alla Triennale di Milano, il presidente della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), Giulietta Pagliaccio, interverrà al convegno “Ciclovie nazionali, locali e territori”, promosso all’interno della XV edizione di Urbanpromo “Progetti per il Paese”. Una iniziativa organizzata da Inu-Istituto Nazionale di Urbanistica, con cui ComuniCiclabili ha siglato un accordo di collaborazione basato sulla relazione che lega i temi della mobilità in bicicletta a quelli dell’urbanistica e della pianificazione territoriale.

Intanto è stata prolungata fino a fine mese la scadenza per le amministrazioni locali che intendono candidarsi alla seconda edizione di ComuniCiclabili, il progetto di Fiab che, ad oggi, ha già assegnato la bandiera gialla della ciclabilità italiana a 69 comuni (con un punteggio d 1 a 5 bike-smile), riconoscendo e valutando l’impegno di ciascuno per lo sviluppo della mobilità in bicicletta. A inizio dicembre, concluse le operazioni di esame e verifica delle domande e dei requisiti, Fiab consegnerà le bandiere gialle della ciclabilità 2019 al primo gruppo di nuovi ComuniCiclabili.

“Va sottolineato ancora una volta – ha commentato in una nota Alessandro Tursi, vicepresidente Fiab e responsabile del progetto – come ComuniCiclabili nasce per accompagnare le amministrazioni in un percorso virtuoso che, dopo la valutazione del grado di ciclabilità, stimola a fare rete e, attraverso momenti di confronto e formazione, a condividere best practice in tema di mobilità ciclistica”. In questa direzione si inserisce anche il prossimo seminario di formazione della Scuola dei ComuniCiclabili, previsto per venerdì 23 novembre a Cortona (Arezzo).

Il programma completo qui

Regione Marche. Rete Ciclistica Regionale: stanziati 46,3 milioni di euro per collegare entroterra e costa.

di Raffaele Di Marcello

Uno sviluppo “a pettine” che collega le aree interne con la fascia costiera. È lo schema della Rete ciclabile regionale per lo sviluppo della mobilità ciclistica marchigiana, analogo a quello abruzzese (per il quale, però, i finanziamenti previsti con il Masterplan Abruzzo, sono stati dirottati verso altere opere). È stato illustrato, venerdi 21 settembre, in conferenza stampa, dal presidente Luca Ceriscioli e dalla vicepresidente Anna Casini, in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile. Prevede un investimento di 46,3 milioni di euro che consentirà la realizzazione di ulteriori 247 km di ciclabile, per un totale di 432 km di percorsi disponibili: più del doppio di quelli già esistenti (162 km).
Si tratta di un bel salto di qualità. Fa delle Marche una regione importante che sa coniugare un paesaggio straordinario a una mobilità dolce che si lega perfettamente alla bellezza del territorio”, ha commentato il presidente Luca Ceriscioli. “Nelle Marche si parte con un piano veramente ambizioso e, inoltre, siamo capofila nella realizzazione della Ciclovia adriatica: nella pianificazione nazionale, rappresenta una infrastruttura con pari dignità rispetto a quelle viarie tradizionali. Unisce Trieste a Santa Maria di Leuca, in Puglia, con uno sviluppo di 1.300 Km e il coinvolgimento di sette regioni adriatiche. Per i collegamenti a pettine verso l’interno, la Regione sarà a fianco dei Comuni sia nella progettazione che nella realizzazione. Inoltre i Rup (Responsabili unici del procedimento) saranno dipendenti regionali”, ha ribadito la vicepresidente Anna Casini.
Quello avviato dalle Marche, ha proseguito Ceriscioli, “è un progetto complessivo, di rete, molto ampio, che segna un cambiamento profondo di strategia e di sviluppo: non si tratta più di realizzare un tratto che collega due punti mappali, ma una vera e propria rete che va a unire gran parte del territorio. Raddoppiamo i tracciati esistenti con un progetto ulteriormente implementabile fino alla completa realizzazione dei percorsi. Costruiamo un’opportunità importante per il turismo, collegando le bellezze delle aree interne all’attrattività della costa. Sono piste che ci parlano d’ambiente, senza impattare sulla sostenibilità”. È anche un “modo democratico – ha concluso il presidente – di convivere con la bicicletta, perché permette alle persone di tutte l’età di utilizzarla. I 432 km di percorsi presto disponibili coprono la stessa distanza che c’è tra Ancona e Milano o con Bari o Napoli. Distanze, all’interno delle Marche, da percorrere con la velocità della bici, ideale per gustare le bellezze del territorio”.
Il progetto di ciclovia delle Marche, ha evidenziato Anna Casini, “si sposa bene con l’obiettivo regionale di puntare sulla qualità, sia se si parla di agricoltura o paesaggio, che dei centri storici e di mobilità. Il sistema Marche si sta delineando secondo le direttrici che l’amministrazione regionale ha progettato nel suo programma di governo”. Il sistema delle ciclovie marchigiane prevede la realizzazione di una rete di infrastrutture ciclabili, interconnesse tra loro e con il sistema di trasporto pubblico locale, ferroviario e automobilistico. Una rete integrata con parcheggi dedicati, nodi di scambio intermodali, velostazioni, bike officine, punti di informazione cicloturistica e ristoro. L’obiettivo è contribuire a ridurre l’inquinamento, a rilanciare le città, a promuovere una migliore fruizione del territorio dal punto di vista ambientale, paesaggistico e culturale.
Le principali direttrici di sviluppo coinvolgono la litoranea (individuata come Ciclovia adriatica, nell’ambito del progetto nazionale delle ciclovie turistiche) e le dodici vallate regionali attraversate dai fiumi: Foglia, Matauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, Potenza, Chienti, Tenna, Ete Vivo, Aso, Tronto. La Regione dispone già di 46,3 milioni (oltre 17 milioni europei del Por Fesr e più di 29 nazionali del Fondo di sviluppo e coesione) che assicureranno la realizzazione di 247 km di ciclabili. Al tratto marchigiano della “Adriatica” sono destinati altri 4,4 milioni di fondi ministeriali. Si sommano ai 6 milioni Por Fesr stanziati dalla Regione con un recente bando che consente di realizzare 58 km di tracciato, coinvolgendo 21 comuni raggruppati in sei progetti.
Nel maggio 2017 la Regione Marche ha aderito al protocollo di intesa con FIAB (esteso alle sette Regioni interessate) per la realizzazione della Ciclovia Adriatica (Itinerario n. 6 di BicItalia). Con questo progetto la Regione amplia la rete di ciclovie interessando tutto il territorio regionale.