Nuovo Piano provinciale della Rete degli itinerari ciclabili, realizzato in collaborazione con FIAB, e finanziamenti ai Comuni per sviluppare gli itinerari ciclistici individuati dalla pianificazione. Così la Provincia di Vicenza punta a realizzare una rete diffusa per la mobilità in bicicletta ed il cicloturismo.
La provincia di Vicenza è sempre più terra per biciclette. Lo testimonia la volontà delle amministrazioni comunali di realizzare itinerari ciclabili e lo conferma la Provincia di Vicenza che ogni anno riserva un fondo per contribuire alla loro realizzazione e progettazione.
Nel 2023 la Provincia ha assegnato ai Comuni 2.114.793 euro tra piste da realizzare e da progettare.
Quasi 2 milioni di euro (1.974.414 euro per la precisione) finanziano 9 interventi in altrettanti comuni. Il più corposo è di certo il percorso ciclabile tra i comuni di Quinto Vicentino, Bolzano Vicentino, Bressanvido, Pozzoleone. C’è poi Chiampo, Isola Vicentina per un tratto della Vicenza-Schio, la passerella sulla pista ciclabile del Guà a Lonigo, l’itinerario 7 a Montebello, il collegamento tra la Val Liona e Sossano nel tratto di Val Liona.
Ammonta a 140.000 euro il fondo che la Provincia ha destinato a progettazioni di piste ciclabili in altri 7 comuni vicentini. Un fondo strategico, perché grazie alle progettazioni i Comuni potranno accedere a bandi regionali, nazionali ed europei.
“Sono fondi mirati ad uno sviluppo strategico della viabilità ciclabile nel vicentino -sottolinea il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin– contributi che finanziano tratti di percorsi che rientrano nel “Piano provinciale della rete degli itinerari ciclabili”. Se vogliamo che la bicicletta sia davvero un’alternativa alla macchina, dobbiamo far sì che i percorsi ciclabili siano interconnessi tra loro, in una logica che non può essere comunale, ma che si deve sviluppare in maniera razionale su tutto il territorio provinciale e, nondimeno, sovraprovinciale, visto che il vicentino è zona di transito di alcuni tra i principali itinerari cicloturistici a livello nazionale .”
Il Piano provinciale della rete degli itinerari ciclabili (dettagli al link: https://www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/ciclabilita ) rappresenta quindi un documento strategico, la base per far crescere l’offerta di percorsi ciclabili nel territorio provinciale che ad oggi conta oltre 2.500 km.
“Per far ciò -sottolinea il consigliere provinciale con delega alle piste ciclabili Moreno Marsetti– è necessario che il Piano sia costantemente aggiornato. Per questo abbiamo invitato a inviare osservazioni e richieste non solo i Comuni vicentini, ma tutti gli stakeholder del territorio, dai gestori delle strade alle unioni montane passando dalle strutture sovracomunali che si occupano di sviluppo del territorio, come le Ipa e le Ogd. E’ fondamentale che il Piano provinciale sia uno strumento di programmazione condiviso e utilizzato da tutti. Rimane inteso, naturalmente, che la Provincia eroga contributi solamente alle piste ciclabili previste nel Piano.”
Il Piano provinciale della rete degli itinerari ciclabili è suddiviso in due distinte sezioni, una di identificazione della rete nel suo complesso e una di carattere più propriamente descrittivo di 14 itinerari (quasi 500 km di percorsi già realizzati) che sono stati ritenuti strategici nell’ambito della rete provinciale e che vengono descritti sia a livello cartografico che in apposite schede raggruppate in un unico fascicolo contenente anche documentazione fotografica.
Il piano è stato predisposto con la collaborazione della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB).
Milano, 12 settembre 2022
Sono aperte le candidature per la sesta edizione dei ComuniCiclabili, l’ambizioso progetto con cui la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha valutato in questi anni 174 amministrazioni in tutta Italia, dove la rete è in continua crescita (il 20% dei cittadini vive in queste aree urbane).
Non si tratta di un premio, dato una volta per tutte, ma di una fotografia della situazione attuale sotto diversi punti di vista (quattro gli ambiti complessivi: mobilità urbana, cicloturismo, comunicazione e promozione, governance). Situazione che può migliorare o peggiorare. Come ogni anno potete consultare il sito ufficiale per scoprire come far aderire il vostro comune e ottenere il ranking in bike smile (da 1 a 5).
«Il momento attuale mette in luce le carenze e i ritardi accumulati dall’Italia verso la reale transizione energetica – ha commentato Alessandro Tursi, presidente FIAB – E questo vale tanto sulle rinnovabili, quanto sulla mobilità ciclistica e attiva. I comuni possono e devono fare la loro parte: è tempo di rompere gli indugi, per accelerare finalmente verso quella via europea basata su bicicletta e mezzi pubblici. ComuniCiclabili è uno strumento che FIAB mette a disposizione di sindaci e assessori per confrontarsi e focalizzarsi sulle strategie. Le azioni da mettere in campo sono tante, attuabili anche nel brevissimo periodo».
A ridosso delle elezioni politiche del 25 settembre, FIAB ha spedito una lettera aperta a tutti i candidati e le candidate delle forze politiche in campo. Le proposte, che vi invitiamo a scoprire e diffondere, puntano su incentivi, attuazione piena del Piano Generale della Mobilità Ciclistica, promozione del cicloturismo. Ma, come accennato dal presidente FIAB, anche le città possono e devono fare la propria parte.
Attraverso l’iniziativa ComuniCiclabili la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta intende stimolare i comuni ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica. La valutazione del grado di ciclabilità di ogni territorio (assegnato sulla base di un’analisi oggettiva) è espressa con un punteggio da 1 a 5, indicato con il simbolo dei bike smile, anche sulla bandiera gialla che viene consegnata ad ogni ComuneCiclabile.
In più FIAB offre alle amministrazioni suggerimenti in merito a interventi da intraprendere per migliorare di anno in anno il proprio livello di ciclabilità e formazione, attraverso la “Scuola di ComuniCiclabili“. A ogni edizione FIAB verifica lo stato di tutti i comuni presenti nel circuito e rinnova il punteggio assegnato, adeguandolo ai passi (avanti o indietro) compiuti da ogni singola amministrazione.