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Mobilità e risparmio energetico: i 10 consigli di FIAB

Dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta una campagna social per suggerire e ricordare le buone pratiche di mobilità sostenibile alla portata di tutti.

Muoversi in bicicletta, a piedi, con i mezzi pubblici; condividere l’uso dell’auto privata o scegliere il car sharing; farsi promotori della mobilità sostenibile in famiglia e negli ambienti di lavoro.

A chiusura di un mese, quello di settembre, interamente dedicato alla bicicletta con oltre 300 eventi in occasione della Settimana Europa per la Mobilità, FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta lancia una campagna social con i consigli per contribuire al risparmio energetico anche durante gli spostamenti.

Attraverso la campagna social, on line su tutti i canali nazionali e locali di FIAB e delle associazioni federate, viene veicolato un vademecum in cui, in 10 sintetici punti, si ricordano alcune soluzioni di spostamento sostenibile che tutti possono mettere in pratica ogni giorno.

Il primi 3 dei 10 consigli di FIAB per il RISPARMIO ENERGETICO riguardano un uso regolare e consueto della bicicletta che, per tutti gli spostamenti fino a 5 km, si rivela il mezzo più veloce e, a chi è meno allenato o deve fare tragitti più lunghi viene suggerito l’uso della bicicletta a pedalata assistita. Anche utilizzando i servizi di trasporto pubblico si risparmia sulle spese del carburante e si viaggia con meno stress.

Quarto consiglio è quello di percorrere a piedi i tragitti più brevi in ambito urbano, attività che tra l’altro fa benissimo alla salute.

Non meno importante è avere un atteggiamento propositivo nella promozione della mobilità sostenibile: i consigli di FIAB sono di educare i figli a muoversi a piedi o in bici ma anche sollecitare e promuovere attività di bike-to-school e bike-to-work parlandone con le scuole frequentate dai figli o con i propri datori di lavoro (che possono tra l’altro beneficiare degli incentivi fiscali previsti per le azioni di mobility management).

Il 7° consiglio di FIAB per il risparmio energetico è un invito a riflettere sull’uso dello spazio pubblico, spesso occupato da auto utilizzate raramente. E, sempre in relazione all’uso delle auto, viene suggerito di condividere con altri passeggeri gli spostamenti con la propria vettura o di preferire i servizi di sharing mobility che permettono di utilizzare il mezzo solo quando serve.

Per chi ha una sensibilità già sviluppata su queste tematiche, ma non può fare a meno di muoversi in auto, FIAB conclude il suo vademecum consigliando di valutare la conversione ad una vettura elettrica.

A questo LINK è possibile scaricare I 10 CONSIGLI DI FIAB per il RISPARMIO ENERGETICO

“La bici ridisegna il futuro”. La campagna di FIAB per il 3 giugno

In occasione della Giornata mondiale della Bicicletta del prossimo 3 giugno (istituita nel 2018 dalle Nazioni Unite), FIAB ha lanciato la campagna “La BICI ridisegna il FUTURO”, direttamente ispirata al messaggio di ECF-European Cyclists Federation “How will the bicycle shape our future?”

«Il mondo sta cambiando e la dipendenza dai combustibili fossili sta causando enormi danni al pianeta, al clima globale, così come alla nostra pace e alla nostra sicurezza. Tutti, semplici cittadini e decisori politici, siamo chiamati a scelte consapevoli: la bicicletta è una soluzione climatica, energetica, sociale e urbanistica fondamentale, e come tale deve diventare una priorità – ha detto Alessandro Tursi, presidente FIAB -. Il nostro messaggio per il 3 giugno intende quindi essere un esplicito invito a pedalare insieme verso un futuro più sicuro, più sano e più sostenibile».

Gli ultimi due anni hanno contribuito a una nuova presa di coscienza sull’importanza e sulle opportunità offerte dalla bicicletta: sempre più persone usano le due ruote nelle nostre città tutti i giorni e nuove risorse finanziarie sono state stanziate per la mobilità ciclistica, mentre altre si auspica possano arrivare. Intanto, la rapida diffusione dell’e-bike che ha ampliato enormemente la platea di utenti e l’avvento delle cargo-bike per le consegne in città rappresentano già il cambiamento in atto.

La bici secondo FIAB è davvero destinata, oggi più che mai, a ridisegnare il futuro.

La campagna «La BICI ridisegna il FUTURO» di FIAB ed ECF sarà veicolata in occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta del 3 giugno 2022 sulle pagine web e sui canali social della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e delle associazioni presenti in tutta Italia.

Albergabici: la rete delle strutture ricettive “amiche della bicicletta”… e dei ciclisti

Albergabici è il “club di prodotto” di FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta –  che racchiude numerose strutture ricettive italiane (alberghi, agriturismi, bed & breakfast, ostelli, ecc.) attrezzate per rispondere alle esigenze dei cicloturisti,  che vogliono farsi conoscere nel mondo degli appassionati di bici come destinazione perfetta per soggiorni e vacanze su due ruote.

Dal 2003 Albergabici mette in contatto i cicloturisti con le strutture ricettive ideali per i viaggiatori in bicicletta, con il preciso obiettivo di agevolare lo sviluppo del cicloturismo nel nostro Paese e aumentare il numero di chi si orienta verso una vacanza attiva, pulita e salutare in sella alla propria bici.

Il cicloturismo è una realtà in costante crescita in tutta Europa, e  in Italia (dati 2012) ha mosso un indotto di oltre 2 miliardi di euro e, in tutta Europa, di 44 miliardi, dato superiore a quello prodotto del settore delle crociere che si ferma a 39,4 miliardi.  Nel 2019 è stato calcolato che l’indotto derivante dal turismo in bicicletta, solo in Italia, è stato pari a 7,6 miliardi di euro.

Da considerare, inoltre, le ricadute sul territorio: il cicloturista spende il 40% in più della media dei turisti di massa, cerca le soluzioni che lo portano vicino alle emozioni e non per forza le più economiche e spende capillarmente ovunque si trovi alimentando la piccola economia locale.

A conferma di ciò i dati di uno studio Eurovelo, secondo il quale ogni km di ciclabile – inserito in una valida rete cicloturistica – costa tra 30 e 300 mila euro e produce un indotto medio di 110.000 euro all’anno, che ricade in buona parte sulle strutture ricettive e di accoglienza.

A supporto di questa tipologia di turismo, legata a territorio, destagionalizzata e particolarmente adatta ad affrontare il periodo in cui ci troviamo, dove la pandemia da Covid-19 necessita di nuovi approcci all’esperienza tuirstica, FIAB rilancia il suo “club di prodotto”, che analogamente a marchi europei, nazionali e locali, si rivolge a tutte le strutture ricettive bike-friendly, o che desiderano diventarlo grazie all’aiuto della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, interessate ad entrare nel circuito e a intercettare il target dei cicloturisti.

Pregio di Albergabici, rispetto a marchi simili, è il supporto della rete FIAB e la visibilità di livello nazionale e internazionale.

Tre i requisiti minimi per poter essere ammessi nella rete: accettare pernottamenti anche di una sola notte (escluso agosto); disporre di un posto chiuso e sicuro per le bici e attrezzi per la manutenzione di base; garantire ai propri ospiti una prima colazione sostanziosa con alimenti adatti ai ciclisti.

Due invece le formule di affiliazione al circuito, con differenti livelli di visibilità e, in ogni caso, la presenza della struttura sul portale Albergabici.it  fino al 31 ottobre 2021, con una pagina descrittiva corredata da galleria fotografica.

La formula più completa è la “PLUS”, con un costo annuale di € 99, IVA inclusa, per il periodo 1° novembre 2020 / 31 ottobre 2021. Chi aderisce nei prossimi mesi (entro il 31 ottobre) beneficerà di due vantaggi esclusivi: quello di essere inseriti con un proprio spazio nel catalogo Albergabici 2021 “Scopri l’Italia in bicicletta” (distribuito in 30.000 copie direttamente a casa dei soci FIAB e in occasione di fiere e iniziative del mondo della bicicletta) e quello di comparire da subito sul portale Albergabici.it beneficiando di questa presenza già da quest’estate.

I vantaggi riservati alle strutture “PLUS” sono: presenza a rotazione della struttura nella homepage del sito Albergabici.it; visibilità prioritaria nei risultati delle ricerche effettuate sul portale; consegna di attestato e targa Albergabici da esporre all’interno della struttura; possibilità di inserire nella propria scheda tracce gpx di itinerari ciclabili nella zona e percorsi consigliati in bicicletta con partenza dalla struttura ricettiva; priorità nella consultazione da parte di FIAB relativamente all’organizzazione delle oltre 250 iniziative cicloturistiche in bicicletta riservate ai soci; assistenza telefonica da parte del team Albergabici.

Per le strutture che desiderano aderire con una formula più leggera, Albergabici propone il pacchetto BASE da € 49, IVA inclusa, sempre dal 1° novembre 2020 al 31 ottobre 2021, che non prevede la presenza sul catalogo cartaceo, la targa Albergabici da appendere nella struttura e gli altri vantaggi esclusivi della formula PLUS.
Anche con la soluzione BASE, le strutture che sottoscrivono la loro adesione entro il 31 ottobre 2021 avranno in omaggio la presenza anticipata sul portare Albergabici.it, a partire dalla stagione in corso.

Va ricordato, infine, che il servizio offerto da Albergabici è integrato con il portale Bicitalia e consente di visualizzare la posizione di ogni struttura ricettiva presente sul sito, segnalando le migliori piste ciclabili nell’area di riferimento.

Solo chi aderisce al Servizio Plus tra maggio e ottobre sarà presente nel catalogo cartaceo che viene stampato in 25.000 copie e spedito agli oltre 18.000 soci di FIAB in allegato alla rivista di settore BC. Sfoglia il catalogo 2020

L’adesione al servizio scade il 31 ottobre 2021 in modo da poter stampare in tempo per la stagione primavera-estate il catalogo delle strutture Plus.
Per chi si iscrive tra maggio e dicembre il servizio scade il 31 ottobre dell’anno successivo, per chi si iscrive tra gennaio ed aprile il servizio scade il 31 ottobre dell’anno in corso.

Non resta, quindi, che aderire ad Albergabici, e diventare una struttura di riferimento per i tanti cicloturisti, italiani e stranieri, che già da quest’estate inizieranno ad affollare il nostro Paese.

Bicicletta, Italia ed obiettivi di sviluppo sostenibile

Pubblicato un documento predisposto dal Ministero dell’Ambiente per fare luce sul posizionamento dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU.

“Agenda 2030 – Il posizionamento italiano”, questo il titolo del documento pubblicato dal Ministero dell’Ambiente per analizzare la situazione dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

Questo documento, come si legge nella nota pubblicata dal Ministero guidato da Gian Luca Galletti, costituisce la prima tappa per la predisposizione, nei prossimi mesi, della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, la cui competenza è affidata al dicastero dell’Ambiente.

Il Posizionamento offre una descrizione della situazione italiana di ciascuno dei 17 Obiettivi e 169 sotto-obiettivi ottenuta utilizzando una selezione degli indicatori nazionali potenzialmente più prossimi a quelli elaborati dall’Inter-Agency and Expert Group on Sustainable Development Goals Indicators (IAEG-SDGs).

I risultati della valutazione sono sintetizzati anche tramite la nomenclatura “a semaforo”, già utilizzata nel rapporto “The European Environment – State and Outlook 2015”, a cura dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, che consente di farsi un’idea rapida del punto in cui si trova l’Italia e della direzione verso la quale ci si muove.

Nel documento sul “Posizionamento” è possibile consultare anche le proposte emerse nel corso del processo di consultazione con gli stakeholderistituzionali, scientifici e della società civile, che ha visto coinvolte diverse centinaia di soggetti tra il giugno e il dicembre 2016.

Dal rapporto emerge che, al momento , di strada ne rimane ancora molta da fare. «Bisogna tenere distinta l’importanza del documento, prezioso tassello per l’elaborazione della Strategia nazionale, dai risultati, scarsi, che vi sono riportati. Il quadro che emerge è infatti grigio – osservano dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile – per molti degli SDGs la posizione italiana è tutt’altro che sulla via di sviluppo sostenibile». Solo 3 obiettivi su 17 «si collocano su un punteggio corrispondente ad un buon trend: si tratta dell’obiettivo 2 (Lotta alla fame), obiettivo 5 (Parità di genere) e obiettivo 6 (Acqua)». I tre risultati peggiori riguardano invece l’obiettivo 8 (Buona occupazione), l’11 (Città e comunità sostenibili) e il 15 (Flora e fauna terrestre). Complessivamente, gran parte degli Obiettivi ha ottenuto «una posizione che varia fra una massima distanza, con un peggioramento delle condizioni per il raggiungimento dell’Obiettivo al 2030 ed una tendenza non omogenea e di difficile previsione».

E, visto che l’incremento dell’utilizzo della bicicletta, come sottolineato dall’ECF, aiuta al raggiungimento di 11 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, non resta che augurarci che l’Italia continui nell’incentivo di politiche a favore della mobilità ciclistica e del turismo in bicicletta, approvando le leggi attualmente ferme in parlamento, e stanziando risorse per lo sviluppo della ciclabilità.

di Raffaele Di Marcello