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Si concretizza il Sistema Nazionale delle Ciclovie turistiche. Approvato il Decreto per la progettazione e la realizzazione

di Raffaele Di Marcello

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, n. 18 – serie generale – del 22/01/2019, il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, relativo alla “Progettazione e realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche”.

L’atteso provvedimento conferma le risorse già stanziate dall’art. 1, comma 640, della Legge 28 dicembre 2015 n. 208, pari a 361.780.679,60 euro, e stablisce le modalità di individuazione e di realizzazione degli intervent, interventi che saranno gestiti dalla Regioni e dalle Province autonome interessate, a seguito di specifici protocolli di intesa tra le stesse ed il Ministero.

Per la ripartizione delle risorse il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attende l’invio da parte delle Regioni degli studi di fattibilità, finanziati con circa 5 milioni di euro nel maggio 2017, che dovrà avvenire entro il 31 dicembre di quest’anno.

Le ciclovie interessate sono:

  • dell’Acquedotto pugliese (da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE);
  • del Vento (Venezia-Torino);
  • del Sole (Verona-Firenze);
  • Adriatica (Da Chioggia (VE) a Santa Maria di Leuca (LE)), originariamente prevista fino al Gargano e poi prolungata su richiesta della Conferenza delle Regioni;
  • Tirrenica (Da Ventimiglia (IM) a Roma (RM));
  • della Sardegna(Cagliari – Bosa – Portotorres – Alghero – Santa Teresa – Dorgali – Illorai – Quartu S. Elena);
  • della Magna Grecia (Da Lagonegro (PZ) a Pachino (SR));
  • Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia (Da Trieste a Venezia);
  • del Garda (Da Peschiera del Garda (VR) a Peschiera del Garda (VR));
  • Grab di Roma, il Grande raccordo ciclabile.

Il Decreto contiene anche, all’allegato 4, i requisiti di pianificazione e gli standard tecnici di progettazione delle Ciclovie.

I requisiti che devono essere posseduti dalle Ciclovie sono stati distinti in “requisiti di pianificazione”, che ricomprendono gli elementi territoriali, naturali e/o antropici, che costituiscono il quadro di riferimento propedeutico alla progettazione, e “standard tecnici di progettazione”, a loro volta suddivisi in ulteriori sotto-requisiti definiti con tre livelli: minimo, buono ed ottimo.

Previsto anche il modello della segnaletica di indicazione e informazione, che viene uniformata per tutte le Ciclovie e, si spera, che verrà adottata anche per i percorsi ciclabili non appartenenti al Sistema delle Ciclovie Nazionali (magari inserendolo nel Codice della Strada e nel relativo regolamento).

Non resta che aspettare l’avvio dei lavori per vedere, finalmente, iniziata quella che FIAB aveva già individutato come rete ciclistica nazionale BicItalia, che doterebbe il nostro Paese di una infrastruttura fondamentale per il turismo e per la mobilità sostenibile.

Approvato in Conferenza Unificata lo schema di decreto sulle Ciclovie Turistiche Nazionali

di Raffaele Di Marcello

Ė stata discusso, in Conferenza Unificata, il 12 luglio scorso, lo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti recante “Progettazione e realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche”.

In sede di Conferenza il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, per tramite del sottosegretario Michele Dell’Orco, ha confermato lo stanziamento complessivo di 361,78 milioni di euro, somma

Il provvedimento, una volta pubblicato in Gazzetta Ufficale, ripartirà i finanziamenti relativi alle annualità dal 2016 al 2019 per i progetti di fattibilità tecnica ed economica e per le successive fasi di progettazione delle 10 ciclovie turistiche previste dal sistema nazionale:
1. Venezia-Torino (Ven-To);
2. del Sole;
3. dell’Acquedotto Pugliese;
4. Grande Raccordo Anulare delle Biciclette (GRAB) di Roma;
5. della Sardegna;
6. della Magna Grecia;l
7. del Garda;
8. Adriatica;
9. Tirrenica;
10. Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia (TriLiVe).

Il sistema nazionale delle ciclovie turistiche è stato istituito dalla Legge di Stabilità 2016; nel luglio 2016 sono stati firmati i Protocolli d’intesa, relativi alla progettazione e realizzazione delle prime tre ciclovie (Venezia-Torino, del Sole e dell’Acquedotto Pugliese); a settembre 2016 è stata avviato l’iter del Grande Raccordo Anulare delle Biciclette (GRAB) di Roma e ad agosto del 2017 sono stati firmati i Protocolli d’intesa delle ciclovie della Sardegna, della Magna Grecia e del Garda. Sono in corso di definizione le procedure per la Ciclovia Adriatica, la Ciclovia Tirrenica e la TriLiVe.

Il DM contiene lo schema di accordo di programma che le Regioni capofila di ciascun progetto dovranno sottoscrivere entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, aggiornando eventualmente il protocollo già siglato. In allegato al DM ci sono anche i requisiti di pianificazione e gli standard tecnici di progettazione (già contenuti in un direttiva ministeriale del 2017) per la realizzazione del sistema nazionale delle ciclovie turistiche: le Regioni capofila dovranno seguirli per completare il progetto di fattibilità tecnico-economica della Ciclovia, entro il 31 dicembre 2019.

Per i primi quattro protocolli (Vento, Ciclovia del Sole, Acquedotto Pugliese), per la Sardegna e il Garda sono stati istituiti anche i “tavoli tecnici” presso il MIT (con il supporto tecnico della FIAB), incaricati di esaminare i progetti di fattibilità tecnica ed economica che, una volta approvati, rendono possibile la concessione dei contributi economici per la progettazione definitiva. Allo stato attuale è stato esaminato,ma non ancora approvato, solo il progetto di fattibilità tecnico economica relativo al GRAB, mentre si è svolta la prima riunione relativa al tavolo tecnico della Sardegna dedicata alla pianificazione generale della ciclovia sarda e alla presentazione dei primi progetti per lotti funzionali.

Per le ciclovie Adriatica, Tirrenica, Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia (TriLiVe) non si registrano particolari attività in assenza dei protocolli di intesa fra le regioni e i ministeri interessati.
Positiva, quindi, la notizia della conferma degli stanziamenti ma la realizzazione del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche, sistema che ricalca, in buona parte, la rete BicItalia di FIAB e che dovrebbe avere, oltre ad una valenza turistica, anche una fondamentale utilità a livello trasportistico, contribuendo al collegamento tra territori in alternativa al mezzo motorizzato. Meno positivo l’allungamento dei tempi, che per i progetti di fattibilità tecnico-economica slitteranno alla fine del 2019.
Vedremo, nei prossimi mesi, come evolverà la situazione.