In bici dalla stazione all’università. Parte il progetto di RFI e Ministero delle Infrastrutture

In bici dalla stazione all’università. Parte il progetto di RFI e Ministero delle Infrastrutture

Primi passi per la mobilità ciclistica del “nuovo” Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Parte il progetto per realizzare piste ciclabili di collegamento tra stazioni ferroviarie e università.

di Raffaele Di Marcello

Andare in bici dalla stazione all’università grazie alla realizzazione o al potenziamento di piste ciclabili e ciclostazioniQuattro milioni di euro, destinati ad aumentare con dei fondi aggiuntivi, per un progetto di mobilità sostenibile del MIMS – partito il 17 marzo 2021 – e promosso insieme a Rete Ferroviaria Italiana e a tutto il Gruppo FS.

LA MOBILITÀ DEI GIOVANI, IL RUOLO DI RFI E DEL GRUPPO FS NELL’INIZIATIVA

È stato anzitutto un lavoro di studio, ricerca e incrocio dei dati quello dell’Osservatorio di Mercato di RFI che ha mappato le 395 sedi universitarie italiane. L’analisi di RFI parte da un assunto confermato dall’Istat: il treno è il primo mezzo di trasporto collettivo utilizzato dagli studenti.

Ma vediamo i numeri. Sono 329 – pari all’83% del totale – le università che hanno almeno una stazione ferroviaria nel raggio di 3 chilometri. Di queste 254 (il 77%) non ha un collegamento ciclabile stazione-università. Considerando che la bicicletta è il mezzo di trasporto preferito dai giovani tra i 18 e i 24 anni, lo studio di RFI dimostra che 188 poli universitari possono essere collegati a 133 stazioni ferroviarie attraverso percorsi ciclopedonali agevoli, pianeggianti o con pendenza media limitata, e di lunghezza minore di 3 chilometri. Va evidenziato che in queste 133 stazioni ogni anno, in epoca pre-covid, partivano o arrivavano 45,6 milioni di viaggiatori per motivi di studio.

L’analisi di RFI ha sicuramente dato una spinta notevole all’iniziativa del MIMS. Ma RFI ha anche un ruolo operativo nel progetto. Attingendo alle risorse del Contratto di programma infatti, realizzerà le aree di sosta delle biciclette vicino alle stazioni attrezzandole con le rastrelliere. Provvederà inoltre a installare impianti di illuminazionevideosorveglianza e segnaletica. Ma anche a dotare le rampe delle scale delle apposite canaline per il trasporto delle bici.

LA PRIMA FASE DELL’INIZIATIVA

E’ solo il primo progetto a cui potranno seguire ulteriori interventi con lo stanziamento di fondi aggiuntivi”, ha commentato il Ministro Enrico Giovannini. “Promossa insieme a Rfi, del Gruppo Ferrovie dello Stato, l’iniziativa intende favorire nei centri urbani l’uso delle biciclette come strumento di mobilità sostenibile, garantendo allo stesso tempo adeguati livelli di sicurezza. Si tratta – aggiunge il Ministro – di un segnale nella direzione di un cambio culturale che consentirà ai cittadini di spostarsi con mezzi leggeri riducendo le emissioni inquinanti”.
Le risorse vengono assegnate ai Comuni nei cui territori sono ubicate sedi di Università statali o non statali legalmente riconosciute. I Comuni, individuati su proposta del Ministero dell’Università e della Ricerca, sono stati selezionati tenendo conto di eventuali altri poli di attrazione (turistico, culturale, sportivo, ecc.) che potrebbero essere raggiunti grazie al collegamento attraverso le ciclovie, degli aspetti urbanistici e del Piano urbano della mobilità sostenibile dove adottato.
In questa prima fase, i fondi vengono destinati ai Comuni di Bari, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa, Roma. Le amministrazioni comunali, in accordo con le Università, dovranno realizzare i percorsi ciclabili, le ciclostazioni e le infrastrutture per la sicurezza. Sarà inoltre possibile prevedere sistemi di sharing mobility.
Rfi, attingendo alle risorse del Contratto di programma, realizzerà le aree di sosta delle biciclette presso le stazioni attrezzandole con le rastrelliere. Provvederà inoltre a installare impianti di illuminazione, di videosorveglianza e di segnaletica e a dotare le rampe delle scale delle apposite canaline per il trasporto delle bici.
IL COMMENTO DI FIAB
Alessandro Tursi, presidente nazionale FIAB e vicepresidente ECF (European Cyclists’ Federation), commenta “Apprezziamo  la proposta del Ministero e di RFI e, come FIAB, auspichiamo che a questo facciano presto seguito interventi per l’intermodalità completa treno-bicicletta, con l’attrezzamento di tutte le stazioni per facilitare l’accesso delle bici ai binari e ai treni e con l’adeguamento del materiale rotabile in modo da permettere il trasporto di un maggior numero di biciclette sui vagoni“.

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