Archivio annuale 2021

Nuove bandiere gialle 2021 per FIAB-ComuniCiclabili – 13 maggio cerimonia di consegna

Quarta edizione per l’iniziativa della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta

Nuove bandiere gialle 2021 per FIAB-ComuniCiclabili

Altri 40 territori – tra cui 8 new entry – hanno ricevuto oggi il riconoscimento che valuta il grado di ciclabilità dei comuni e incentiva le amministrazioni ad adottare politiche bike friendly.
In evidenza le prime applicazioni delle nuove normative sulla mobilità ciclistica, introdotte nel Codice della Strada con i Decreti Rilancio e Semplificazione del 2020.

13 maggio 2021 – Sorridono sulle bandiere gialle 2021 della ciclabilità italiana i bike smile (punteggi) assegnati oggi ad altri 40 territori che, durante una cerimonia virtuale, hanno ricevuto il riconoscimento di FIAB-ComuniCiclabili.

L’iniziativa, promossa dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e giunta alla quarta edizione, valuta e attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani, accompagnandoli in un percorso virtuoso verso politiche bike friendly. Ogni anno le amministrazioni hanno tre “finestre” per poter rinnovare o candidare ex-novo la loro presenza nella rete FIAB-ComuniCiclabili: a inizio anno, a maggio e a luglio, momento di chiusura ufficiale dell’edizione.

Ad oggi le realtà FIAB-ComuniCiclabili nel nostro Paese sono rappresentative di quasi 9,5 milioni di abitanti ovvero più del 15% della popolazione italiana. L’edizione 2021 ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

Il riconoscimento attribuisce alle località e ai loro territori un punteggio da 1 a 5 assegnato sulla base di diversi parametri e indicato sulla bandiera gialla con il simbolo dei bike-smile. Quattro le aree di valutazione. Per accedere il comune deve possedere almeno un requisito nelle aree “mobilità urbana” (ciclabili urbane/infrastrutture e moderazione traffico e velocità), “governance” (politiche di mobilità urbana e servizi) e “comunicazione & promozione”, mentre non è obbligatorio per la valutazione d’accesso il requisito nell’area “cicloturismo”.
Ulteriori parametri presenti nel territorio e/o nelle attività promosse dell’amministrazione nei quattro ambiti di valutazione, contribuiscono alla definizione del punteggio assegnato.

Sono 8 le nuove realtà entrate da oggi in FIAB-ComuniCiclabili:
– Chiampo (VI) – 2 bike-smile
– Chiavari (GE) – 2 bike-smile
– Cupra Marittima (AP) – 2 bike-smile
– Gioia del Colle (BA) – 1 bike-smile
– Pasiano di Pordenone (PD) – 3 bike-smile
– Porto Sant’Elpidio (FM) -2 bike-smile
– Saronno (VA) – 2 bike-smile
– Vaglio Basilicata (PZ) – 1 bike-smile

Tra questi va sottolineato l’impegno nel muovere i primi passi per lo sviluppo della mobilità ciclistica del piccolo comune di Vaglio Basilicata, grazie al quale la regione lucana ha fatto il suo ingresso nella rete FIABComuniCiclabili.

Il riconoscimento va anche a sostenere la vocazione turistica di alcuni nuovi comuni come Chiavari, Porto Sant’Elpidio, Cupra Marittima che possono a pieno titolo promuoversi come mete bike-friendly.

In merito ai 32 rinnovi di oggi, ovvero realtà già aderenti a ComuniCiclabili, ci sono ben 9 capoluoghi di provincia, tra cui Bologna e Firenze (entrambi 3 bike-smile) che hanno colto l’opportunità per fare passi avanti e mettere in campo ulteriori strumenti per lo sviluppo della mobilità ciclabile. Bologna, ad esempio, ha esteso la rete urbana ciclabile di 8 km anche grazie alla realizzazione delle nuove “corsie ciclabili d’emergenza” previste nelle nuove normative del Codice della Strada, ha avviato la sperimentazione di un primo itinerario ciclopedonale cittadino (le cosiddette strade F-bis) e ha investito in comunicazione attraverso la campagna “andràtuttoinbici”. Per Firenze è stato significativo l’impegno nella manutenzione di alcune ciclabili e nella creazione di nuovi tratti.
Cuneo ha predisposto il piano della mobilità post Covid “co-vivere” e conferma i 4 bike-smile anche sulla bandiera ComuniCiclabili 2012, esattamente come Rimini, dove va segnalato l’avanzamento della pedonalizzazione che coprirà l’intero lungomare.
Nota di merito anche per Tortoreto (TE) in Abruzzo, unico tra i comuni di questa sessione di maggio ad aver ricevuto una promozione nel punteggio, passando da 2 a 3 bike-smile.
Tra le buone pratiche messe in campo nel 2021 dai ComuniCiclabili, si evidenzia l’impegno da parte di molti nell’istituire o implementare servizi di Pedibus e Bicibus (accompagnamento in gruppo dei bambini che effettuano a piedi o in bicicletta i tragitti casa-scuola), mentre alcuni territori, come Pescara, Brescia e la stessa Tortoreto, hanno già realizzato le prime “case avanzate”, uno spazio riservato alle biciclette posizionato davanti alla linea di arresto dei veicoli a motore in prossimità degli incroci con semaforo che permette ai ciclisti di
aspettare il verde in una posizione più visibile agli altri veicoli e, nel caso, di poter svoltare per primi. Si tratta di una delle nuove normative a sostegno della mobilità ciclistica inserite nel Codice della Strada con i Decreti Rilancio e Semplificazione del 2020.

Se all’inizio l’obiettivo delle amministrazioni era quello di aderire alla rete dei ComuniCiclabili adesso, giunti alla quarta edizione, registriamo con piacere l’impegno di tante realtà nel volersi migliorare – dichiara Alessandro Tursi, presidente FIAB che aggiunge: – La pandemia ha sicuramente messo in evidenza la bicicletta nell’agenda del Paese, con un interesse senza precedenti che rende il tema degli spostamenti sostenibili una priorità per tanti sindaci. I nuovi strumenti normativi per la ciclabilità introdotti nel Codice della Strada, per i quali FIAB si è battuta per anni, così come le nuove importanti risorse per le infrastrutture sono un supporto concreto ai territori che vogliono davvero cambiare. Per l’immediato futuro ci aspettiamo un’accelerazione nel percorso di trasformazione dei nostri comuni, all’interno del quale ComuniCiclabili ha il duplice ruolo di promotore e di misuratore affidabile del cambiamento”.

Proprio per questo FIAB-ComuniCiclabili mette regolarmente a disposizione delle amministrazioni aderenti interessanti momenti formativi. Anche nell’ambito della cerimonia virtuale di oggi, sono stati particolarmente apprezzati gli interventi di Edoardo Galatola del Centro Studi FIAB sul tema bici & sicurezza con i dati degli interventi safety in numbers (l’aumento dei ciclisti nelle città fa diminuire la percentuale degli incidenti mortali) e le posizioni sull’obbligatorietà o meno del casco; e quello di Loretta Marini, Consigliera Nazionale FIAB, che ha delineato ruolo e competenze dell’Ufficio Biciclette all’interno delle amministrazioni comunali.

Il prossimo momento della quarta edizione di FIAB-ComuniCiclabili è in programma per luglio, quando saranno consegnate le ultime bandiere gialle 2021 ai comuni già in rete che non hanno ancora rinnovato l’adesione per l’anno in corso e ai nuovi territori che intendono candidarsi ex-novo (il termine scade il 30 maggio).

La mobilità sostenibile è, oggi, un aspetto imprescindibile per la valutazione della qualità dei singoli territori.
Anche tra i parametri previsti per l’assegnazione delle bandiere blu (il riconoscimento dato ogni anno dalla ong FEE-Foundation for Environmental Education ai comuni con le acque più pulite e i servizi balneari di qualità) troviamo, infatti, “piste ciclabili” e “aree pedonali”.

LA GESTIONE DELLE CICLOVIE – Esperienze e competenze in Italia e in Europa

A conclusione del Progetto italo/francese EDUMOB, FIAB Tigullio pubblica il manuale LA GESTIONE DELLE CICLOVIE che raccoglie esperienze e competenze italiane ed europee sul “dopo” che l’infrastruttura è stata realizzata.

Argomenti trattati:

1 La politica sulla mobilità sostenibile del Départment des Alpes-Maritimes

2 Il caso della Provincia Autonoma di Trento
di Sergio De Romedis  

3 Sardegna, un’isola a pedali: il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica e la Ciclovia del Cammino minerario di Santa Barbara
di Meloni, Scalas, Scappini, Zucca

4 L’esperienza di Regione Toscana sui temi della manutenzione dei percorsi ciclabili e sulla progettazione di ciclovie in prossimità di corsi d’acqua
di Giovanni Cardinali  

5 Ciclovie e vie d’acqua: il caso Villoresi
di Montieri, Burzilleri  

6 La gestione dei percorsi in mtb nella Valle Susa
di Jacopo Spatola

7 La via Silente e il Parco Nazionale del Cilento
di Amalia Bevilacqua

8 Il Parco Costiero “Riviera dei Fiori”
di Sergio Raimondo  

9 Ciclovia AIDA Alta Italia Da Attraversare
di Michele Cremonesi  

10 La Ciclovia Anello dei Colli Euganei
di Diego Gallo  

11 La Ciclovia Alpe Adria
di Giorgio Ceccarelli  

12 L’esperienza Sustrans in Inghilterra
di Raffaele Di Marcello

Disponibili la versione italiana e francese.

Per scaricare il manuale collegarsi alla pagina web di FIAB Tigullio.

Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili: ciclovie e ciclabili urbane nelle linee programmatiche illustrate dal Ministro Giovannini.

di Raffaele Di Marcello

Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, ha presentato le linee programmatiche sull’attività del ministero durante un’audizione alle Commissioni riunite di Ambiente e Trasporti della Camera, svolta il 16 marzo scorso.

Nel testo sono contenuti anche riferimenti alla mobilità ciclistica, sia legata alle ciclovie che alla mobilità urbana.

In particolare, per quanto riguarda i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è prevista la destinazione, per il mezzogiorno d’Italia, del 50% delle risorse destinate, in generale, per la realizzazione delle nuove tranvie, filovie e altri trasporti rapidi di massa, oltre che alle ciclovie.

Gli interventi sulla mobilità pubblica saranno realizzati tenendo conto della programmazione strategica per la mobilità sostenibile di area urbana in quanto i finanziamenti verranno erogati, principalmente, alle aree già dotate di Piano urbano di mobilità sostenibile (PUMS), di conseguenza verranno anche finanziate le ciclovie urbane previste dai Biciplan, parte integrante dei PUMS.

Questo vedrà notevoli investimenti sulle ciclovie turistiche della Rete Nazionale, che attraversano più Regioni, per lo sviluppo del turismo sostenibile, e sullo sviluppo delle ciclovie urbane; a questo proposito, sono state ripartite e inizieranno ad essere erogate nel 2021 sia le risorse per il finanziamento della mobilità ciclistica (realizzazione delle ciclovie e ciclostazioni urbane (137 mln di euro) che le risorse del FSC ciclovie (83,6 mln di euro).

Un segnale importante, che si affianca ad altre iniziative annunciate dal Ministero, come il finanziamento di circa 4 milioni di euro per la progettazione e realizzazione di ciclostazioni e piste ciclabili per collegare le stazioni con i poli universitari, che segna un deciso cambio di passo, non solo nella denominazione del dicastero, verso tutto le forme di trasporto e, in particolare, verso la mobilità ciclistica.

Scuola di ComuniCiclabili: Webinar sul tema “Dare strada alle biciclette. I nuovi provvedimenti del Codice della Strada per favorire la sicurezza ciclabile”

Continuano gli appuntamenti con la Scuola di ComuniCiclabili FIAB.

Mercoledì 24 marzo 2021, dalle ore 10.00 alle 11.30, in Live meeting – Zoom, si terrà un webinar sul tema “Dare strada alle biciclette. I nuovi provvedimenti del Codice della Strada per favorire la sicurezza ciclabile”.

Interverranno:
• Arch. Alessandro Tursi, Presidente FIAB e vice presidente ECF
• Prof. Giuseppe Catalano, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
• Centro Studi FIAB: ing. Marco Passigato, ing. Enrico Chiarini, arch. Valerio Montieri

Modera: Saskia Wahlberg, ComuniCiclabili FIAB

Per iscriversi

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfwCSqASRwyTW_7rn30Zx5oJHc0yUQ1azkDP6iyFb3omG4KSw/viewform?gxids=7628 per iscriversi

 

 

ANAS: PUBBLICATO UN BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DI 100 CASE CANTONIERE DA RICONVERTIRE ANCHE PER SERVIZI ALLA MOBILITA’ SOSTENIBILE

di Raffaele Di Marcello

  • Massimo Simonini, AD di Anas: “Attraverso il recupero di questi edifici dal rilevante valore iconico vogliamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socio economici per i territori dove sono ubicati
  • La regione con più fabbricati disponibili è la Sardegna (30), seguita da Lombardia (12) e Abruzzo (10)

 

Roma, 19 marzo 2021

Anas (Gruppo FS Italiane) continua il suo impegno di valorizzazione e riutilizzo del proprio patrimonio immobiliare pubblicando oggi sulla Gazzetta Ufficiale un bando per l’assegnazione di 100 case cantoniere dislocate su tutto il territorio nazionale.

Questa operazione – spiega l’Amministratore Delegato di Anas, Massimo Simonini si inserisce nell’ottica della riqualificazione, dell’accessibilità e della fruizione degli immobili di proprietà Anas. Attraverso il recupero di questi edifici dal rilevante valore iconico vogliamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socio economici per i territori dove sono ubicati, rivitalizzando l’economia locale ed i suoi microsistemi industriali, incentivando un turismo diffuso di qualità, oltre ad offrire all’utenza della strada quanti più servizi possibili, in linea con gli standard comunitari, a sostegno della mobilità e della viabilità, inclusa quella sostenibile. In ultima sintesi restituendo una nuova dimensione a questo patrimonio architettonico che da un secolo testimonia la storia e l’evoluzione del nostro Paese”.

Il bando è realtivo alla “Concessione in uso a terzi per la valorizzazione, riqualificazione e riuso di n. 100 Case Cantoniere mediante iniziative progettuali congruenti con le finalità istituzionali di ANAS S.p.A. ovvero offerta di servizi e/o di assistenza alla mobilità ivi inclusa quella sostenibile” e fa seguito ad una manifestazione di interesse, condotta lo scorso autunno, finalizzata a promuovere richieste di concessione di case cantoniere. Tra le numerose proposte pervenute, oltre un centinaio si sono dimostrate di rilevante valore, con presentazione di progetti non solo rispondenti ai requisiti esposti, ma anche definiti nel complesso e nei particolari, che hanno fatto intendere una reale disposizione all’impegno.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle case cantoniere interessate dal bando, la regione con più fabbricati richiesti è la Sardegna (30), seguita da Lombardia (12), Abruzzo (10), Toscana e Lazio (entrambe 7). A quota 5 si attestano Puglia, Emilia Romagna, Calabria e Piemonte, mentre con 3 ciascuna Valle d’Aosta e Sicilia. Infine chiudono la lista, Marche, Campania e Veneto con 2 e Liguria ed Umbria con una ciascuna.

Tra i soggetti che hanno depositato le richieste, il 41% è rappresentato da società, il 31% da privati, il 15% da Enti, Amministrazioni pubbliche e protezione civile, l’8% da associazioni e cooperative ed il restante 5% da aziende agricole.

In linea con gli strumenti urbanistici vigenti si prevede di realizzare nelle case cantoniere, sulla base delle proposte imprenditoriali e in funzione della localizzazione e della consistenza, un’attività ricettiva di qualità e funzioni complementari come ristorazione, bar o punti di ristoro, centri informativi e didattici, stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici.

Il recupero e la riqualificazione delle case cantioniere è una grande occasione per creare strutture per il cicloturismo, in particolare per quegli immobili che si trovano in prossimità delle ciclovie turistiche di interesse nazionale o regionale o di reti ciclabili territoriali.

Nella trasformazione degli immobili sono previsti dal bando, oltre alla conservazione dei manufatti originari e il loro miglior inserimento nel paesaggio sia da un punto di vista ambientale che percettivo, anche l’utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente e con l’architettura storica, e colori coerenti con i caratteri paesaggistici del luogo, garantendo il permanere del colore rosso pompeiano codificato dal MiBACT con il RAL 3001, della targa con l’indicazione della Strada Statale e della chilometrica e dello stemma identificativo di Anas.

Il bando di Anas è in linea con il progetto “Valore Paese Italia”, sviluppato in collaborazione tra Agenzia del Demanio, Difesa Servizi Spa, MiBACT, MIMS, MATTM, Anas, da diversi Comuni e Regioni, Ferrovie dello Stato, Fondazione FS, ICS, IFEL, INVITALIA e il mondo ANCI.

I soggetti interessati dovranno far pervenire le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, sul Portale Acquisti ANAS , pena esclusione, entro le ore 12.00 del 15 giugno 2021.

(fonte https://www.stradeanas.it/it – foto Lucio De Marcellis)

In bici dalla stazione all’università. Parte il progetto di RFI e Ministero delle Infrastrutture

Primi passi per la mobilità ciclistica del “nuovo” Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Parte il progetto per realizzare piste ciclabili di collegamento tra stazioni ferroviarie e università.

di Raffaele Di Marcello

Andare in bici dalla stazione all’università grazie alla realizzazione o al potenziamento di piste ciclabili e ciclostazioniQuattro milioni di euro, destinati ad aumentare con dei fondi aggiuntivi, per un progetto di mobilità sostenibile del MIMS – partito il 17 marzo 2021 – e promosso insieme a Rete Ferroviaria Italiana e a tutto il Gruppo FS.

LA MOBILITÀ DEI GIOVANI, IL RUOLO DI RFI E DEL GRUPPO FS NELL’INIZIATIVA

È stato anzitutto un lavoro di studio, ricerca e incrocio dei dati quello dell’Osservatorio di Mercato di RFI che ha mappato le 395 sedi universitarie italiane. L’analisi di RFI parte da un assunto confermato dall’Istat: il treno è il primo mezzo di trasporto collettivo utilizzato dagli studenti.

Ma vediamo i numeri. Sono 329 – pari all’83% del totale – le università che hanno almeno una stazione ferroviaria nel raggio di 3 chilometri. Di queste 254 (il 77%) non ha un collegamento ciclabile stazione-università. Considerando che la bicicletta è il mezzo di trasporto preferito dai giovani tra i 18 e i 24 anni, lo studio di RFI dimostra che 188 poli universitari possono essere collegati a 133 stazioni ferroviarie attraverso percorsi ciclopedonali agevoli, pianeggianti o con pendenza media limitata, e di lunghezza minore di 3 chilometri. Va evidenziato che in queste 133 stazioni ogni anno, in epoca pre-covid, partivano o arrivavano 45,6 milioni di viaggiatori per motivi di studio.

L’analisi di RFI ha sicuramente dato una spinta notevole all’iniziativa del MIMS. Ma RFI ha anche un ruolo operativo nel progetto. Attingendo alle risorse del Contratto di programma infatti, realizzerà le aree di sosta delle biciclette vicino alle stazioni attrezzandole con le rastrelliere. Provvederà inoltre a installare impianti di illuminazionevideosorveglianza e segnaletica. Ma anche a dotare le rampe delle scale delle apposite canaline per il trasporto delle bici.

LA PRIMA FASE DELL’INIZIATIVA

E’ solo il primo progetto a cui potranno seguire ulteriori interventi con lo stanziamento di fondi aggiuntivi”, ha commentato il Ministro Enrico Giovannini. “Promossa insieme a Rfi, del Gruppo Ferrovie dello Stato, l’iniziativa intende favorire nei centri urbani l’uso delle biciclette come strumento di mobilità sostenibile, garantendo allo stesso tempo adeguati livelli di sicurezza. Si tratta – aggiunge il Ministro – di un segnale nella direzione di un cambio culturale che consentirà ai cittadini di spostarsi con mezzi leggeri riducendo le emissioni inquinanti”.
Le risorse vengono assegnate ai Comuni nei cui territori sono ubicate sedi di Università statali o non statali legalmente riconosciute. I Comuni, individuati su proposta del Ministero dell’Università e della Ricerca, sono stati selezionati tenendo conto di eventuali altri poli di attrazione (turistico, culturale, sportivo, ecc.) che potrebbero essere raggiunti grazie al collegamento attraverso le ciclovie, degli aspetti urbanistici e del Piano urbano della mobilità sostenibile dove adottato.
In questa prima fase, i fondi vengono destinati ai Comuni di Bari, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa, Roma. Le amministrazioni comunali, in accordo con le Università, dovranno realizzare i percorsi ciclabili, le ciclostazioni e le infrastrutture per la sicurezza. Sarà inoltre possibile prevedere sistemi di sharing mobility.
Rfi, attingendo alle risorse del Contratto di programma, realizzerà le aree di sosta delle biciclette presso le stazioni attrezzandole con le rastrelliere. Provvederà inoltre a installare impianti di illuminazione, di videosorveglianza e di segnaletica e a dotare le rampe delle scale delle apposite canaline per il trasporto delle bici.
IL COMMENTO DI FIAB
Alessandro Tursi, presidente nazionale FIAB e vicepresidente ECF (European Cyclists’ Federation), commenta “Apprezziamo  la proposta del Ministero e di RFI e, come FIAB, auspichiamo che a questo facciano presto seguito interventi per l’intermodalità completa treno-bicicletta, con l’attrezzamento di tutte le stazioni per facilitare l’accesso delle bici ai binari e ai treni e con l’adeguamento del materiale rotabile in modo da permettere il trasporto di un maggior numero di biciclette sui vagoni“.

Ciclo di Seminari: BIKE & SOCIETY – Anche il Centro Studi FIAB nella rete di ricercatori che studiano il “mondo” della bicicletta

Ciclo di Seminari: BIKE & SOCIETY

Promosso dalla rete di ricercatori:
IRPPS CNR, IBE CNR, Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli, Università di Torino, Università di Siena, Università di Padova, Centro di Ricerche FIAB  

La Cattedra UNESCO, assieme all’Ambasciata Olandese in Italia, Napoli Bike Festival, Federica Web Learning sostengono e promuovono l’iniziativa

La bicicletta sta attraversando una nuova stagione.

La necessità di una transizione ecologica verso modelli di trasporto meno inquinanti, la crescente consapevolezza dell’importanza di intervenire per rendere più vivibili le nostre città, la politica degli incentivi verso le due ruote stanno aprendo, nello scenario della pandemia, inedite prospettive di trasformazione nei modelli di mobilità che tendono a favorire la pratica ciclistica.

Tali mutamenti, tuttavia, come ormai una ampia letteratura scientifica sulle innovazioni può documentare, non si producono in modo automatico o per decreto, devono poter contare su un repertorio di saperi e competenze. Si tratta, infatti, di far crescere la pratica ciclistica, prefigurando nuovi modelli di mobilità e coltivando lo sviluppo di conoscenze tecniche, economiche e sociali. Il nostro paese che ha una lunga e prestigiosa tradizione sportiva nel campo ciclistico, alimentata da una viva passione di molti amatori e praticanti e da una ampia letteratura giornalistica, non può contare, tuttavia, su un campo di studi sufficientemente sviluppato che possa far decollare il ciclismo come pratica diffusa, in particolare in ambito trasportistico e come strumento di mobilità di persone e cose. Vi sono pochi studi in diverse discipline e non si è ancora consolidata quella base conoscitiva di tipo interdisciplinare sulla quale poter fondare i mutamenti annunciati nelle policy.

Facendo leva sul successo della prima conferenza ‘Bike & Society’, organizzata dall’IRPPS CNR e Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli ‘Federico II’, si è pertanto organizzato un ciclo di seminari finalizzato a promuovere lo sviluppo di una rete di ricerca nazionale su ciclismo e società e ad alimentare le conoscenze su questa area di indagine.

L’obiettivo dei seminari è creare collegamenti tra ricercatori che hanno prodotti significativi risultati scientifici in questo campo o che hanno intenzione di produrne nel prossimo futuro.

Il programma si snoda in 11 incontri, della durata di un’ora, trasmessi in streaming tramite la piattaforma Zoom, allo scopo di favorire il dibattito e il confronto.

Ciascun incontro sarà promosso sulla pagina FB Casa del Welfare, da cui sarà possibile effettuare l’iscrizione gratuita tramite Eventbrite.

Di seguito il calendario degli incontri. Le ultime date in programmazione potrebbero subire variazioni. Si suggerisce di monitorare la pagina FB Casa del Welfare attraverso cui verrà comunicato qualsiasi aggiornamento e/o modifica.

Programma

22 Marzo 2021 ore 16.00-18.00
Gli utenti della strada, identità fluide e in conflitto
Speaker: Maria Cristina Caimotto, Discussant: Paolo Landri

26 Aprile 2021 ore 14.00-17.00
Turismi in bicicletta: casi italiani e prospettive
Speaker: Raffaele Di Marcello, Discussant: Stefano Consiglio

10 Maggio 2021 ore 14.00-17.00
Ciclismo urbano, terzo settore e innovazione sociale
Speakers: Luca Simeone Simona Larghetti, Discussant: da definire

31 Maggio 2021 ore 14.00-17.00
La mobilità ciclistica in Italia. Una prospettiva storica
Speaker: Eleonora Belloni, Discussant:Francesco Pirone

28 Giugno 2021 ore 14.00-17.00
Il ciclismo come pratica sportiva e fisico-motoria in Italia
Speaker: Francesco Pirone, Discussant: Luca Bifulco

16 Settembre 2021 ore 14.00-17.00
‘Bike to school’ ovvero la paziente costruzione di ecologie ciclabili
Speaker Paolo Landri/Graziella Rossini, Discussant: Emiliano Grimaldi

27 Settembre 2021 ore 16.00-18.00
Come nasce l’innovazione nell’industria della bicicletta?Il caso della “gravel bike”
Speaker: Paolo Magaudda, Discussant: Assunta Viteritti

25 Ottobre 2021 ore 16.00-18.00
La mediatizzazione dell’esperienza ciclistica. Il caso delle applicazioni in Realtà Virtuale (VR)
Speaker: Mario Tirino e Lorenzo Di Paola, Discussant: Gino Frezza

29 Novembre 2021 ore16.00-18.00
Practice turn e ciclismo ok
Speaker: Dario Minervini, Discussant: Paolo Landri

Dicembre 2021 ore 16.00-18.00
Le politiche europee per il biking. Mobilità sostenibile e attrattori culturali
Speaker: Marco Navarra, Discussant: da definire

Gennaio 2022 ore 16.00-18.00
Pedalando senza fretta. Una netnografia del ciclismo amatoriale sui social network
Speaker: Mario Tirino e Simona Castellano Discussant: da definire

ComuniCiclabili: il video della cerimonia e la presentazione su Valencia

 

Il video per rivivere la partecipata cerimonia online con cui sono state assegnate le prime 51 bandiere gialle 2021 della ciclabilità italiana che danno ufficialmente il via alla 4^ edizione di FIAB-ComuniCiclabili

Si rende disponibile, a grande richiesta, la Presentazione su Valencia

ComuniCiclabili: assegnate le prime 51 bandiere gialle per il 2021

Sono state consegnate virtualmente questa mattina nell’ambito di una partecipata cerimonia online le prime 51 bandiere gialle 2021 della ciclabilità italiana: entra così nel vivo la  quarta edizione di FIAB-ComuniCiclabili, il riconoscimento della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che valuta e attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani, accompagnandoli in un percorso virtuoso verso politiche bike friendly. L’iniziativa, che fino ad oggi ha coinvolto oltre 140 comuni italiani (che con quasi 9,5 milioni di abitanti rappresentano il 15,64% della popolazione italiana), ha ottenuto per il 2021 il patrocino del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Ambiente.

Il riconoscimento FIAB-ComuniCiclabili attribuisce alle località e ai loro territori un punteggio da 1 a 5 assegnato sulla base di diversi parametri e rappresentato da altrettanti “bike-smile” sulla bandiera.

Per accedere al riconoscimento il comune deve possedere almeno un requisito in tre delle quattro aree di valutazione: uno nell’area “mobilità urbana” (ciclabili urbane /infrastrutture e moderazione traffico e velocità), uno nell’area “governance” (politiche di mobilità urbana e servizi), uno nell’area “comunicazione & promozione”, mentre non è obbligatorio per la valutazione d’accesso il requisito nell’area “cicloturismo”.

Gli ulteriori parametri presenti nel territorio e/o nelle attività dell’amministrazione in relazione ai quattro ambiti di valutazione, contribuiscono alla definizione del punteggio che viene assegnato al ComuneCiclabile.

Il momento di consegna dell’attestazione di ComuneCiclabile 2021 e della comunicazione dei bike-smile attribuiti a ciascun comune (sia per le 5 nuove realtà tra le quali Ancona, sia per gli altri 46 comuni che hanno già rinnovato la loro presenza nella rete a inizio anno), è stato preceduto dall’intervento dell’italiano Giuseppe Grezzi, assessore alla mobilità di Valencia, che ha illustrato i virtuosi progetti messi in campo nella città spagnola, divenuta un modello di metropoli bike-friendly a livello internazionale.

Durante l’evento online, inoltre, è stato siglato un accordo di collaborazione tra FIAB-ComuniCiclabili e ALI-Autonomie Locali Italiane, che prevede un reciproco impegno nella condivisione di dati, metodi e indicatori, per studiare e monitorare al meglio la mobilità ciclistica e il turismo in bicicletta nel nostro Paese, con particolare riferimento alle politiche urbane e di pianificazione territoriale.

“La pandemia ha innescato quella Rivoluzione Bici che nel nostro paese si faceva ancora attendere. La salute è diventata una priorità e la bicicletta rende la vita quotidiana salutare, in più consente anche il distanziamento, indispensabile finché perdurerà l’epidemia. Anche a livello istituzionale c’è una inedita attenzione in tema di mobilità e sviluppo della ciclabilità urbana, come dimostrato dal bonus bici e dalle novità normative varate negli ultimi mesi. L’introduzione nel Codice della Strada di corsie ciclabili, strade ciclabili, case avanzate bici ai semafori, doppio senso ciclabile e strade scolastiche ci avvicinano finalmente ai paesi europei più virtuosi – dichiara Alessandro Tursi, presidente FIAB che aggiunge: – Attraverso l’iniziativa ComuniCiclabili FIAB accompagna le amministrazioni nell’adottare politiche a favore della mobilità in bicicletta, valutando e valorizzando quanto già fatto e, oggi più che mai, le incentiva a fare sempre meglio tenendo in considerazione l’oggettivo cambiamento in atto che vede la bici strumento protagonista del binomio rilancio economico-riconversione verde”.

Le 5 new entry nella rete ComuniCiclabili sono:

  • ANCONA1 bike-smile
  • Camisano Vicentino (VI) – 3 bike-smile
  • Civitanova Marche (MC) – 2 bike-smile
  • Francavilla Fontana (BR)  – 1 bike-smile
  • Sassoferrato (AN) – 1 bike-smile

Tra gli altri 46 comuni già in rete che hanno rinnovato la loro presenza in ComuniCiclabili per il 2021, spiccano ben tredici capoluoghi: Torino, Trento, Arezzo, Bergamo, Bolzano, Ferrara, Grosseto, Parma, Pesaro, Piacenza, Pisa, Verona.

Una menzione particolare a tre ComuniCiclabili che hanno migliorato il loro punteggio: passano da 2 a 3 bike-smile VERONA, Desio (MI) e TORINO, una città, quest’ultima, che ha dimostrato di essere protagonista della “rivoluzione bici” in atto. Oltre ad aver ampliato le zone 30, ha tempestivamente applicato le nuove norme su corsie ciclabili e case avanzate ai semafori e ha introdotto nuovi modelli come i controviali con velocità limitata a 20 km/h.

Tra le buone pratiche messe in campo dai ComuniCiclabili già valutati per l’edizione 2021 si evidenzia, nell’ambito “mobilità urbana”, la capacità di saper cogliere le opportunità delle nuove normative per la realizzazione di corsie ciclabili, doppio senso ciclabile, strade E-bis (urbane ciclabili), case avanzate ai semafori e strade scolastiche, oltre all’ampliamento delle zone 30 per la moderazione del traffico e della velocità. Nell’ambito di valutazione “governance” sono molti i comuni che hanno lavorato agli strumenti di pianificazione di mobilità ciclistica (come PUMS e BICIPLAN) o che, sul fronte strategico della mobilità casa-lavoro, hanno soddisfatto il nuovo parametro di adesione a CIAB (il Club Imprese Amiche della Bicicletta – www.ciab.it) per le aziende del territorio, con conseguente copertura assicurativa per tutti i dipendenti che effettuano spostamenti in bicicletta.

Nell’ambito “comunicazione & promozione” molti comuni hanno usato i propri fondi per offrire incentivi all’acquisto di e-bike o per sviluppare progetti che hanno unito il tema della mobilità ciclistica ad altre tematiche: oltre al più diffuso tema del cicloturismo ci sono state iniziative di bici&salute, bici&cultura, bici&scuola, laboratori di ciclofficina e molto altro.

L’edizione 2021 di FIAB-ComuniCiclabili è ancora in corso. I comuni che desiderano rientrare nella prossima cerimonia di aprile hanno tempo fino a fine febbraio per rinnovare la propria adesione al network anche per quest’anno, o per inviare la loro candidatura ex-novo se si tratta di nuovi territori.