In occasione della Giornata mondiale della Bicicletta del prossimo 3 giugno (istituita nel 2018 dalle Nazioni Unite), FIAB ha lanciato la campagna “La BICI ridisegna il FUTURO”, direttamente ispirata al messaggio di ECF-European Cyclists Federation “How will the bicycle shape our future?”
«Il mondo sta cambiando e la dipendenza dai combustibili fossili sta causando enormi danni al pianeta, al clima globale, così come alla nostra pace e alla nostra sicurezza. Tutti, semplici cittadini e decisori politici, siamo chiamati a scelte consapevoli: la bicicletta è una soluzione climatica, energetica, sociale e urbanistica fondamentale, e come tale deve diventare una priorità – ha detto Alessandro Tursi, presidente FIAB -. Il nostro messaggio per il 3 giugno intende quindi essere un esplicito invito a pedalare insieme verso un futuro più sicuro, più sano e più sostenibile».
Gli ultimi due anni hanno contribuito a una nuova presa di coscienza sull’importanza e sulle opportunità offerte dalla bicicletta: sempre più persone usano le due ruote nelle nostre città tutti i giorni e nuove risorse finanziarie sono state stanziate per la mobilità ciclistica, mentre altre si auspica possano arrivare. Intanto, la rapida diffusione dell’e-bike che ha ampliato enormemente la platea di utenti e l’avvento delle cargo-bike per le consegne in città rappresentano già il cambiamento in atto.
La bici secondo FIAB è davvero destinata, oggi più che mai, a ridisegnare il futuro.
La campagna «La BICI ridisegna il FUTURO» di FIAB ed ECF sarà veicolata in occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta del 3 giugno 2022 sulle pagine web e sui canali social della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e delle associazioni presenti in tutta Italia.
Da giovedì 26 a sabato 28 maggio torna MobilitARS, l’evento dedicato all’arte della gestione della mobilità urbana, che quest’anno si terrà in presenza a ReggioEmilia nel Centro Loris Malaguzzi. FIAB sarà presente in diverse occasioni, anche con la consegna delle bandiere gialle dei ComuniCiclabili. L’appuntamento è organizzato da Bikenomist in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, con il supporto di Selle Royal Group e Eco Counter, con il Patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Il focus della seconda edizione di MobilitARS è la città senz’auto per la transizione ecologica e vedrà tra gli interventi di apertura quello del Ministro della Mobilità e delle Infrastrutture Sostenibili EnricoGiovannini.
«Sarò presente a Reggio Emilia per rappresentare la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – ha commentato il presidente FIAB, AlessandroTursi che interverrà giovedì 26 maggio nel panel “La bicicletta come soluzione per la sicurezza stradale” – e consegneremo anche le bandiere dei ComuniCiclabili alle città che aderiscono al nostro network. Ricordo che l’Emilia-Romagna è la regione col maggior numero di ComuniCiclabili, con alcuni degli esempi più virtuosi a livello nazionale. Sarà un’occasione importante: ciclabili e spazi liberi dal traffico sono sì passi da fare, ma dobbiamo avere un orizzonte ancora più ambizioso. Solo con un obiettivo alto riusciremo ad avere progressi nel tempo».
L’altro tema che la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta porterà a Reggio Emilia riguarda i ComuniCiclabili, il network che negli anni si è allargato, fino a raggruppare tantissime città dove le amministrazioni hanno chiesto la valutazione di esperti in merito alla ciclabilità. Il 28 maggio ci sarà la consegna delle bandiere gialle ai comuni che aderiscono alla rete, in crescita edizione dopo edizione.
Numeri davvero importanti quelli registrati nell’edizione 2022 di Bimbimbici, uno degli appuntamenti più sentiti dal popolo di FIAB. Domenica 8 maggio, in 150 città da nord a sud, oltre 37mila persone sono scese in strada, per pedalare e incontrarsi. Purtroppo a causa del maltempo alcuni eventi sono stati rimandati, ma non temete. Sono stati soltanto riprogrammati. Per restare aggiornati seguite il sito andiamoinbici.it.
Da sempre Bimbimbici è il momento culminante delle diverse attività che FIAB promuove verso bambini e ragazzi in maniera capillare durante tutto l’anno con il supporto delle associazioni FIAB locali. I numerosi servizi di pedibus e bicibus (a scuola a piedi o in bicicletta) per raggiungere le scuole in compagnia e in modalità sostenibile ne sono l’esempio più rappresentativo.
Il provvedimento era atteso dal dicembre 2020. Saranno rimborsati, sotto forma di credito di imposta, fino a 2000 euro per cargo bike acquistate nel 2021.
di Raffaele Di Marcello
30 aprile 2022
Con la legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023» all’art. 1, comma 698, fu stabilito che, al fine di promuovere nuovi sistemi di mobilità sostenibile attraverso la definizione di processi di ottimizzazione della logistica in ambito urbano, venisse riconosciuta, alle microimprese e alle piccole imprese che svolgono attività di trasporto merci urbano di ultimo miglio, un credito d’imposta annuo nel limite massimo complessivo di 2 milioni di euro per l’anno 2021, nella misura massima del 30 per cento delle spese sostenute e documentate per l’acquisto di cargo bike e cargo bike a pedalata assistita fino a un importo massimo annuale di 2.000 euro per ciascuna impresa beneficiaria.
La stessa norma demandava ad un successivo decreto del Ministro della transizione ecologica, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e il Ministro dell’economia e delle finanze, la definizione dei criteri e delle modalità di applicazione e fruizione del suddetto credito d’imposta, anche con riguardo all’ammontare dello stesso.
Dopo un anno e mezzo è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del MiTE sulle modalità del riconoscimento del credito di imposta per l’acquisto di cargo bike e cargo bike a pedalata assistita ai fini dell’ottimizzazione dei processi della logistica in ambito urbano.
L’incentivo, sotto forma di credito d’imposta, è riconosciuto alle microimprese e alle piccole imprese di cui alla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione europea del 6 maggio 2003, che hanno acquistato cargo bike e cargo bike a pedalata assistita con i requisiti riportati all’art. 3 del Decreto, per l’effettuazione di trasporto merci urbano di ultimo miglio, da intendersi come trasporto in ambito urbano per la consegna di merci proprie o di terzi presso il cliente.
Il limite massimo complessivo dell’incentivo è di 2 milioni di euro per l’anno 2021, ed è concesso nella misura del 30 per cento delle spese sostenute e documentate per l’acquisto di cargo bike e cargo bike a pedalata assistita, fino a un importo massimo annuale di 2.000 euro per ciascuna impresa beneficiaria.
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, in relazione alle spese sostenute nel 2021, le microimprese e piccole imprese interessate, entro il 30 giugno 2022, dovranno presentare al Ministero della transizione ecologica apposita istanza esclusivamente accedendo alla piattaforma informatica resa disponibile sul sito www.mite.gov.it alla data che sarà comunicata nella sezione news dello stesso sito istituzionale. Saranno accettate le domande, in ordine cronologico, fino all’esaurimento delle risorse complessivamente disponibili.
Quali sono i requisiti delle cargo bike?
Le cargo bike devono avere i seguenti requisiti:
a) essere conformi alle previsioni di cui all’art. 50 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (codice della strada), cioè assimilabili alle caratteristiche dei “velocipedi”;
b) essere adibite e predisposte dalla fabbrica al trasporto di merci;
c) essere equipaggiate con uno o più vani o superfici di carico merci chiaramente identificabili.
Inoltre, nelle more dell’entrata in vigore di specifica normativa tecnica di settore, oltre ai requisiti di cui sopra, le cargo bike e cargo bike a pedalata assistita dovranno soddisfare i seguenti ulteriori requisiti:
a) massa complessiva a pieno carico non superiore a:
1) 250 kg nel caso di veicolo isolato;
2) 300 kg nel caso di veicolo provvisto di rimorchio;
b) volume o superficie di carico complessivi uguali o maggiori a:
1) 200 dm³, nel caso di uno o piu’ vani di carico chiusi o a cassone;
2) 25 dm², nel caso di una o piu’ superfici di carico, eventualmente delimitate con sponde laterali ribassate.
Tali requisiti devono essere ricavabili dalla documentazione tecnica fornita dal produttore del veicolo.
Si rischia, quindi, che la platea dei beneficiari sia più scarsa di quanto possibile con le già esigue risorse che, se tutti richiedessero il credito di imposta massimo (2.000 euro), potrebbero “accontentare” solo 1.000 beneficiari, incentivando, comunque, un mercato che, in Italia, è ancora di nicchia, seppure in rapida espansione.
Non a caso si iniziano a trovare cargo bike in vendita anche presso grosse catene di rivenditori di articoli sportivi, oltre a sempre più produttori locali che hanno “fiutato” le potenzialità del mercato non solo per la logistica ma anche per il trasporto quotidiano di merci e persone anche per privati ed imprese di vari settori.
Bari è il primo capoluogo di regione del Sud Italia ad aderire a FIAB-ComuniCiclabli, il riconoscimento della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che valuta il grado di ciclabilità dei territori e accompagna le amministrazioni nello sviluppo di politiche bike friendly. Una rete che arriva oggi a contare 161 comuni di ogni tipologia e dimensione lungo tutta la Penisola in cui vivono, complessivamente, 11 milioni di italiani, più del 19% della popolazione.
La consegna della bandiera gialla con 1 bike sime alla città di Bari e ad altri 9 comuni pugliesi, tra cui Giovinazzo e Mola di Bari (anche loro new entry nella rete di ComuniCiclabili con un punteggio di 2 bike smile) è avvenuta nel fine settimana al Politecnico di Bari nell’ambito dell’Assemblea Nazionale di FIAB e a conclusione di un tavola rotonda (“L’urgenza dell’indipendenza energetica: per una rapida trasformazione della mobilità”), che ha visto l’intervento tra gli altri del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, del Ministero dell’Istruzione e dell’ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani.
«La stringente attualità lega la necessità di sviluppare una mobilità realmente sostenibile come quella in bicicletta alla questione della dipendenza energetica e di ‘non finanziamento’ alla guerra in corso. – dice Alessandro Tursi, presidente nazionale di FIAB appena rieletto – Proprio per questo, un mese fa abbiamo rivolto un accorato appello a tutti i sindaci d’Italia invitandoli ad avviare un percorso di transizione davvero ecologica e bike friendly».
“Di fronte a questa nuova crisi – si legge nel testo della lettera di FIAB che è stata poi adottata a livello europeo attraverso ECF European Cyclists’ Federation – voi amministratori pubblici potete fare la differenza già nel breve termine e offrire finalmente ai vostri cittadini la libertà di poter scegliere un modello di mobilità alternativa che già in tantissimi desiderano e che vorrebbero abbracciare, se solo le città diventassero più sicure e adatte alle persone”.
ComuniCiclabili: cinque anni di attività
FIAB-ComuniCiclabili è nato cinque anni fa per stimolare le amministrazioni locali nello sviluppo di politiche di mobilità ciclistica. Il riconoscimento attribuisce ai territori un punteggio da 1 a 5, assegnato sulla base di un’analisi oggettiva dei molteplici aspetti che interagiscono con la bicicletta quale mezzo di trasporto sostenibile.
Quattro, in sintesi, le aree di valutazione: mobilità urbana (ciclabili urbane/infrastrutture, moderazione traffico e velocità), governance (politiche di mobilità urbana e servizi), comunicazione & promozione, cicloturismo.
La valutazione di quest’anno considera anche gli interventi previsti nel recente Decreto Semplificazioni come, ad esempio, il doppio senso ciclabile e le “strade ciclabili urbane” (cosiddette E-bis), oltre agli “itinerari ciclopedonali” (strade F-bis), che hanno una grande potenzialità in ottica pendolarismo e cicloturismo.
Il punteggio assegnato è indicato con il simbolo dei “bike smile” sulla bandiera gialla di FIAB ComuniCiclabili consegnata al comune insieme al documento di valutazione in cui, oltre alle motivazioni, sono riportati utili suggerimenti per l’amministrazione locale in merito a scelte da intraprendere e interventi da attuare per migliorare nel tempo il livello di ciclabilità già raggiunto. Ogni anno, infatti, FIAB verifica lo stato di tutti i comuni in rete e rinnova il punteggio assegnato, adeguandolo ai passi compiuti dalla singola amministrazione.
Accanto ai comuni pugliesi che hanno ritirato la bandiera gialla nel fine settimana, nei giorni scorsi si sono uniti alla rete altri due nuovi comuni – Silea (TV) 2 bike smile e Tocco da Casauria (PE) 1 bike smile – mentre tra i comuni ciclabili già in rete (che hanno presentato i dati aggiornati per la valutazione 2022 e hanno ricevuto la bandiera gialla con il nuovo punteggio) meritano di essere citate Ravenna che, grazie a un nuovo slancio, ha riconquistato i 5 bike smile dopo la retrocessione a 4 lo scorso anno; Merano (BZ) che passa da 4 a 5 bike smile; e Mogliano Veneto (TV) con la promozione da 1 a 2 bike smile. Il massimo punteggio di 5 bike smile è stato confermato anche per Arborea (OR) unico comune della Sardegnain retee per Cavallino-Treporti (VE), una delle regioni sulla quale ad oggi sventola il maggior numero di bandiere gialle FIAB-ComuneCiclabile, ben 27.
«La transizione ecologica deve necessariamente partire da un cambio di paradigma culturale anche in tema di mobilità e le scelte delle amministrazioni sono fondamentali in questo percorso – ha concluso Alessandro Tursi – Con il progetto ComuniCiclabili vogliamo coinvolgere e indirizzare in modo propositivo le amministrazioni più volenterose mettendo a disposizione le nostre competenze e l’esperienza trentennale di FIAB in materia di mobilità ciclistica, non solo per la valutazione oggettiva del grado di ciclabilità del singolo territorio, ma per essere di supporto anche attraverso percorsi formativi tematici, a cura della Scuola dei ComuniCiclabili».
Il presidente Alessandro Tursi su RADIO 24, Il Sole 24 Ore – A ruota libera Ecco il podcast, l’intervista su ComuniCiclabili è verso la fine della puntata
Salgono a 82 i Comuni della rete ComuniCiclabili. Il 21 novembre la consegna degli attestati e delle bandiere ai nuovi entrati. C’è tempo fino al 15 febbraio per entrare nella rete per il 2019.
Prorogata al 10 febbraio la scadenza per l’adesione all’edizione 2018 dei ComuniCiclabili FIAB. Oltre tale data ci si potrà candidare per l’edizione 2019.
Diventare Comune Ciclabile è sempre possibile… basta volerlo!!!
Scade il 30 gennaio il termine ultimo per l’adesione alla rete per il 2018 ed essere inseriti nella guida. Dopo tale data si accetteranno candidature per l’edizione 2019.
Il lancio dell’iniziativa “Comuni ciclabili” ha avuto una vasta eco mediatica con numerosi giornali e siti di informazione che hanno rilanciato il comunicato stampa, spesso contestualizzandolo in un discorso più ampio relativo alla mobilità sostenibile.
Di seguito un elenco di siti che parlano dell’iniziativa; ci scusiamo da subito se ne abbiamo dimenticato qualcuno e vi invitiamo a segnalarci eventuali dimenticanze.
Giunta alla quinta edizione l’iniziativa FIAB ComuniCiclabili – il riconoscimento della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che valuta il grado di ciclabilità dei territori e accompagna le amministrazioni nello sviluppo di politiche bike friendly – apre il 2022 con 5 nuovi ingressi per un totale di 156 territori italiani in rete.
LE NUOVE BANDIERE GIALLE
Tra i comuni che hanno ricevuto il riconoscimento durante la cerimonia, tenutasi online venerdi 28 gennaio, spicca L’Aquila (ottavo capoluogo regionale a entrare in ComuniCiclabili) con un punteggio di 2 bike smile “grazie, soprattutto, all’azione di governance a tutto campo che include il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), il Biciplan, l’ufficio biciclette, gli incentivi comunali alle e-bike e il mobility management che ingloba i piani di spostamento casa-lavoro del comune e di diverse aziende”, si legge nel giudizio che accompagna il riconoscimento.
Le altre nuove adesioni riguardano Campo San Martino (PD), Fossalta di Piave (VE), Montereale Valcellina (PN) e Porto San Giorgio (FM).
LA VALUTAZIONE
Il progetto FIAB ComuniCiclabili è nato per stimolare le amministrazioni locali nello sviluppo di politiche di mobilità ciclistica: scelte fondamentali per il buon esito della transizione virtuosa delle nostre città. Il riconoscimento attribuisce ai territori un punteggio da 1 a 5, assegnato sulla base di un’analisi oggettiva dei molteplici aspetti che interagiscono con la bicicletta quale mezzo di trasporto sostenibile. Quattro, in sintesi, le aree di valutazione: mobilità urbana (ciclabili urbane/infrastrutture, moderazione traffico e velocità), governance (politiche di mobilità urbana e servizi), comunicazione & promozione, cicloturismo.
La valutazione di quest’anno considera anche gli interventi previsti nel recente Decreto Semplificazioni come, ad esempio, il doppio senso ciclabile, le strade ciclabili urbane (cosiddette E-bis) e gli itinerari ciclopedonali (strade F-bis), che hanno una grande potenzialità in ottica pendolarismo e cicloturismo.
I BIKE SMILE
Il punteggio assegnato è indicato con il simbolo dei bike smile sulla bandiera gialla di FIAB ComuniCiclabili consegnata al comune insieme al documento di valutazione in cui, oltre alle motivazioni, sono riportati utili suggerimenti per l’amministrazione locale in merito a scelte da intraprendere e interventi da attuare per migliorare nel tempo il livello di ciclabilità già raggiunto. Ogni anno, infatti, FIAB verifica lo stato di tutti i comuni in rete e rinnova il punteggio assegnato, adeguandolo ai passi compiuti dalla singola amministrazione.
LA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Secondo Alessandro Tursi, presidente FIAB, un cambio di paradigma culturale in tema di mobilità è fondamentale nell’ottica di un’efficace transizione ecologica: “Con il progetto ComuniCiclabili vogliamo coinvolgere e indirizzare in modo propositivo le amministrazioni più volenterose mettendo a disposizione le nostre competenze e l’esperienza trentennale di FIAB in materia di mobilità ciclistica, non solo per la valutazione oggettiva del grado di ciclabilità del singolo territorio, ma per essere di supporto anche attraverso percorsi formativi tematici, a cura della Scuola dei ComuniCiclabili”.
Il 28 gennaio, ad esempio, in occasione della consegna virtuale delle prime nuove bandiere gialle 2022, tutti i comuni in rete hanno potuto partecipare a due momenti formativi dedicati al Bike-to-Work.
PER CANDIDARSI
L’edizione 2022 di FIAB ComuniCiclabili continua: i territori che desiderano aderire hanno tempo fino al 31 marzo per candidarsi secondo le modalità riportate sul sito ComuniCiclabili e per ricevere la bandiera gialla prima dell’estate.