Urban Promo Green Venezia – Reti della mobilità dolce per la sostenibilità urbana.

Urban Promo Green Venezia – Reti della mobilità dolce per la sostenibilità urbana.

Venerdì 20 settembre 2019 – Venezia, a Palazzo Badoer – sede della Scuola di Dottorato dell’Università Iuav di Venezia – Aula E

ingresso 09.00  –  inizio lavori 09.30  –  fine lavori 13.30

a cura di Iginio Rossi, INU  –  Francesco Sbetti, Urbanistica Informazioni

L’incontro pone a confronto politiche, piani e progetti finalizzati allo sviluppo della mobilità ciclabile, al rilancio turistico dei territori e alla riduzione del traffico veicolare responsabile della produzione di sostanze inquinanti, della congestione dei tessuti viari, del calo del benessere urbano.

Su questa pluralità di obiettivi stanno incidendo significative innovazioni statali.Regioni e Comuni sono i soggetti attuatori delle disposizioni della L. 2/2018 inerenti i Piani Regionali della Mobilità Ciclabile (PRMC), i Biciplan e le 10 ciclovie d’interesse turistico nazionale che con il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 29.11.2018 hanno visto confermati i finanziamenti per la loro realizzazione entrando nella fase della progettazione e della realizzazione delle infrastrutture che riguardano anche ciclostazioni e interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina. Ai Comuni con popolazione non inferiore a 50.000 abitanti sono destinati i contributi del Programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile (PrIMUS) predisposto con DM 21.12.2018 dalla Direzione Generale per il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, i bandi riguardano nuove piste ciclabili, la sharing mobility in ambito urbano e le attività di mobility management, tutto ciò realizzato con un apposito Progetto Operativo di Dettaglio.

Queste importanti disposizioni hanno posto nuove condizioni per affrontare la rete della mobilità dolce nonché la preoccupante situazione dell’ambiente.

Si tratta di un’articolazione di strategie, strumenti e tavoli tecnici, nei riguardi della quale l’incontro dedica attenzione in particolare alle relazioni con il sistema della pianificazione e programmazione urbanistica e territoriale.

PROGRAMMA  (il programma generale di Urban Promo Green è disponibile qui)

“Reti della mobilità dolce per la sostenibilità urbana” – Iginio Rossi, Coordinatore Progetto INU Reti per la mobilità dolce

Pratiche per la mobilità sostenibile“Terre di Siena Slow” – Luca Bonechi, Presidente ARI Randonneur

“Ciclabilità per narrare territori urbani” – Marco Toneguzzi, DG Urbanistica, Comune di Pordenone

“Pianificazioni e programmazioni, mediante l’ausilio di fondi strutturali, in materia di percorsi ciclabili e pedonali integrati nella mobilità a Catania” – Fabio Finocchiaro, DG Mobilità, Comune di Catania

“PUMS della Città Metropolitana di Firenze” – Nadia Bellomo, DG Mobilità, Città Metropolitana di Firenze

“PUMS e mobilità dolce” – Maria Laura Lorenzini, Assessora all’Ambiente, alla Mobilità dolce e alle Pari opportunità, Comune di Bolzano

“Governo del territorio e mobilità sostenibile” – Michela Tiboni, Assessora Urbanistica, Comune di Brescia

“La Ciclabilità tra turismo, casa-lavoro e paesaggio nei territori della Città del Sile: Casale sul Sile, Casier, Silea, Roncade” – Matteo D’Ambros, Consigliere dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Venezia

“Mobilità sostenibile” – Roberto di Bussolo, Responsabile del Servizio Pianificazione e Realizzazione Infrastrutture per la Mobilità e la Smart City, Comune di Venezia

Tavola rotonda: Prospettive della pianificazione e programmazione per la mobilità sostenibile

Riflessioni

Raffaele Di Marcello, Centro Studi FIAB-ComuniCiclabili

Fabio Finocchiaro, DG Mobilità, Comune di Catania

Francesco Sbetti, Direttore di Urbanistica Informazioni

Michela Tiboni, Assessora Urbanistica, Comune di Brescia

Maria Cristina Tullio, AIAPP – AMODO

Dibattito

Consegnata la bandiera gialla 2019 al Comune di Alba Adriatica.

25 luglio 2019

Consegnata al Comune di Alba Adriatica la bandiera gialla di ComuniCiclabili, edizione 2019.

Il presidente nazionale FIAB, Arch. Alessandro Tursi, ha consegnato oggi la bandiera gialla dell’edizione 2019 di ComuniCiclabili, al sindaco di Alba Adriatica (TE), Antonietta Casciotti.

L’occasione è stata utile per uno scambio di vedute sulle future azioni sulla ciclabilità della cittadina costiera adriatica, che si trova sull’itinerario n. 6 di BicItalia – Ciclovia Adriatica – inserito recentemente nella rete delle Ciclovie Turistiche Nazionali.

L’appuntamento è per l’edizione 2020 di ComuniCiclabili, nel corso della quale Alba Adriatica potrà aspirare ad ottenere il terzo bike smile migliorando le azioni e le politiche per la mobilità ciclistica ed il cicloturismo.

 

ComuniCiclabili riparte con la terza edizione. “Città bike friendly, come chiedono i giovani”

Negli ultimi anni l’attenzione delle amministrazioni locali alle tematiche della mobilità ciclistica è cambiata e, in molti territori, si è assistito a un concreto sviluppo di questo tipo di mobilità realmente sostenibile per le persone e per l’ambiente. Testimonianza delle tantissime best practicesono le bandiere gialle della ciclabilità italiana che FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha consegnato, nelle prime due edizioni, a ben 117 comuni di tutta la penisola, nell’ambito del progetto ComuniCiclabili.

 L’iniziativa nasce per valutare, attraverso criteri oggettivi e misurabili, il livello di ciclabilità di una città e del suo territorio e, parallelamente, si propone di accompagnare e stimolare le singole amministrazioni verso un progressivo miglioramento, per rendere i propri comuni più vivibili per i residenti e più accoglienti per i turisti.

La terza edizione di FIAB-ComuniCiclabili prende il via proprio in questi giorni con l’apertura delle candidature – on line sul sito www.comuniciclabili.it– da parte di tutti quei comuni italiani che abbiano già messo in atto azioni per la mobilità in bicicletta e che intendano aderire alla rete.

La valutazione avviene sulla base di decine di parametri in 4 aree: infrastrutture urbane, cicloturismo, governance e comunicazione & promozione. Il punteggio attribuito a ogni comune va da 1 (il minimo) a 5 (il massimo) bike-smile e viene indicato sulla bandiera gialla divenuta ormai simbolo di ComuniCiclabili.

Novità dell’edizione 2019-2020 è la validità dell’iscrizione che sarà triennale purché, a seguito delle verifiche annuali, vengano mantenuti i requisiti minimi, con la possibilità e l’auspicio di vedere sempre più comuni che si migliorano e incrementano il loro punteggio sulla bandiera. Inoltre, tutti i comuni che presentano la loro candidatura entro il mese di settembre potranno ricevere la bandiera gialla 2020 già a novembre 2019.

La consegna del riconoscimento di ComuniCiclabili è solo uno degli aspetti di un progetto che si prefigge di creare una rete tra tutte le realtà aderenti e di stimolare sindaci e amministrazioni a fare sempre meglio per agevolare lo sviluppo di una mobilità attiva e la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto in ogni ambito (dagli spostamenti quotidiani di bike-to-worke bike-to-school al tempo libero, fino alle vacanze in sella). Strumento fondamentale è la “Scuola ComuniCiclabili”, serie di incontri ed eventi formativi qualificati a disposizione dei comuni aderenti,con presentazioni di buone pratiche e condivisione di case historysu temi e problemi legati alla mobilità in bicicletta.

 “Nelle prime edizioni abbiamo lanciato il tema dello Spazio Pubblico come Bene Comune – dichiara Alessandro Tursi, presidente FIAB e ideatore di ComuniCiclabili – In quest’ultimo anno è tornato prepotentemente alla ribalta il tema della crisi climatica grazie al movimento giovanile del #fridaysforfuture al quale FIAB ha aderito fin da subito. La mobilità incentrata sulla bicicletta è uno degli strumenti indispensabili per affrontare in tempi rapidi questa fondamentale sfida dell’umanità. I sindaci che vogliono rispondere alla pressante richiesta delle giovani generazioni lavorino per un nuovo modello di mobilità. Aderire a ComuniCiclabili è un passo essenziale per capire da dove si parte, dove si possa arrivare e come arrivarci”.

Disponibili online le nuove linee guida europee per i progetti di mobilità ciclistica.

Disponibili online le nuove linee guida europee per i progetti di mobilità ciclistica.

di Raffaele Di Marcello

La Commissione europea ha pubblicato le linee guida per i progetti relativi alla mobilità ciclistica nel territorio della UE. La guida si propone di aiutare gli tecnici e amministratori delle autorità cittadine per i progetti di ciclabilità e mobilità sostenibile oltre a fornire contenuti accattivanti per gli altri soggetti coinvolti nelle politiche dell’utilizzo della bicicletta e nello sviluppo delle infrastrutture.

La guida indirizza gli utenti verso progetti finanziati dalla Comunità Europea, esempi di buone pratiche e linee guida da tutta Europa. Inoltre, vengono forniti esempi di casi di studio, per evidenziare esempi di successo, sia progettuali che di implementazione di misure per la ciclabilità

La guida riunisce i numerosi esempi e direttive esistenti in tutta l’UE in un’unica pubblicazione coordinata. Ciò aumenta la comodità per gli utenti, consentendo loro di trovare le informazioni che stanno cercando in un unico testo.

La guida riconosce che un approccio indistinto non è applicabile nel caso della ciclabilità, tentando di affrontare l’argomento fornendo una vasta gamma di esempi di misure per il la mobilità ciclistica applicate da un certo numero di città prese come caso studio di riferimento. Inoltre, sono disponibili indicazioni sulla selezione di misure applicabili a specifici contesti cittadini.

La guida affronta una serie di argomenti chiave, tra cui:

Contesto delle politiche per la ciclabilità
In che modo la ciclabilità aiuta ad affrontare le sfide della mobilità
Pianificazione per la ciclabilità nelle città
Progettazione della qualità dell’infrastruttura ciclistica
Azioni per la ciclabilità
Implementazione delle azioni di successo
Valutazioni delle politiche e strumenti di sviluppo
Progetti di ciclabilità finanziati dall’UE

Le linee guida sono supportate da venti casi studio con esempi che variano in base alla posizione, alla dimensione della popolazione e alla quota modale ciclistica delle diverse città prese ad esempio.

Questi casi studio forniscono un’indicazione di come le autorità cittadine hanno superato gli ostacoli all’applicazione delle misure per la ciclabilità, oltre a mettere in luce il successo delle stesse.

Un ottimo strumento per amministratori e tecnici, in attesa che anche l’Italia si doti di una normativa idonea a favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica.

 

Roseto degli Abruzzi. Consegnata la bandiera ComuniCiclabili

ROSETO DEGLI ABRUZZI COMUNE CICLABILE

La cittadina costiera abruzzese ha ottenuto 2 bike smile nell’edizione 2019.

Il 22 luglio scorso il sindaco Sabatino di Girolamo ha ricevuto dal presidente Fiab, Alessandro Tursi, la bandiera gialla della ciclabilità. Il vessillo è un riconoscimento che la Federazione italiana Ambiente e Bicicletta consegna ai Comuni Ciclabili, ovvero quegli enti che attraverso una serie di parametri e misure hanno fatto in modo da rendere il proprio territorio “a misura di ciclista e di bicicletta”. Roseto si è aggiudicata questo riconoscimento per il secondo anno consecutivo e durante l’incontro sindaco e il presidente Fiab, hanno tracciato una road map per valorizzare le attuali politiche sulla ciclabilità e stimolare una competizione virtuosa con gli altri Comuni.
La strada verso i 5 bike smile, che attestano l’eccellenza nelle politiche e nelle azioni per la ciclabilità, è lunga, ma Roseto si sta impegnando per percorrerla velocemente.

In arrivo la terza edizione di ComuniCiclabili

Si apriranno, a breve, le iscrizioni alla terza edizione di ComuniCiclabili FIAB.

Le amministrazioni interessate potranno trovare tutte le informazioni registrandosi sul sito in modo da poter scaricare la guida contenente le procedure e i criteri per entrare nella rete FIAB dei Comuni amici della bicicletta, e dei ciclisti.

Entrare nella rete ComuniCiclabili FIAB è un’ottima occasione per valutare le azioni messe in campo dalla propria amministrazione e migliorare le politiche per rendere la propria città a misura di bicicletta e di pedone.

ComuniCiclabili, oltre alle valutazioni delle singole amministrazioni (visualizzate con l’assegnazione da 1 a 5 bikesmile, con consegna della bandiera gialla e dell’attestato), offre una formazione continua, con la Scuola di ComuniCiclabili, a tecnici ed amministratori, e favorisce lo scambio di buone pratiche tra Comuni.

Siete avvisati! Vi aspettiamo nella comunità dei ComuniCiclabili FIAB.

Notizie dai Comuni Ciclabili. Consegnata al Comune di Rimini nella Giornata mondiale della bicicletta per il secondo anno la Bandiera Gialla della ciclabilità italiana

4 Giugno 2019. Conseguito per il secondo anno il riconoscimento della Bandiera gialla della ciclabilità italiana.

Non poteva che esserci momento migliore e più indicato che quello della Giornata mondiale della bicicletta per consegnare al Comune di Rimini per il secondo anno la Bandiera Gialla della ciclabilità italiana e festeggiare l’evento, con cui Fiab riconosce l’impegno nelle politiche bike-friendly per lo sviluppo di una mobilità in bicicletta, con gli studenti della scuola primaria De Amicis.

Mentre ai genitori è stato richiesto di portare i ragazzi a scuola in bici dotati di caschetto, più di 200 bambini hanno giocato e pedalato sulla strada davanti alla scuola – finalmente sottratta alle auto e restituita alle ‘persone’ grazie all’istituzione di una Zona a Traffico Limitato – e utilizzata anche nel corso dell’iniziativa di educazione alla bicicletta promossa dalla Associazione Onlus Pedalando e Camminando/Fiab Rimini in collaborazione con la scuola e il Comune di Rimini. 

“Non posso che ringraziare – ha detto l’assessore alla mobilità Roberta Frisoni – gli amici riminesi della Fiab, che con passione e costanza ci affiancano in tutte le iniziative volte a promuovere l’amore per la bicicletta specie verso i nostri ragazzi, i nostri cittadini di oggi e di domani. Sono state così 17 classi e oltre 400 bambini che hanno pedalato con noi durante l’anno scolastico che si sta concludendo e se questo è potuto avvenire lo si deve allo spirito, alto e civile, di persone appassionate e competenti come Valerio Benelli, che è il presidente dell’associazione, Laura Puppini, Giorgio Vandi, Enzo Finocchiaro, Sandro Luccardi, Giovanni Gamberini. A loro un grazie per tutte le volte che ci sono stati accanto e non ci hanno fatto mancare il proprio appoggio e le proprie idee per migliorarci tutti.” 

Con il riconoscimento della Bandiera gialla della ciclabilità italiana conseguito per il secondo anno, Rimini è tra le 117 città italiane della rete ComuniCiclabili, e può vantare 4 bike-smile su 5 in base alla valutazione che avviene su decine di parametri in 4 aree: dalle infrastrutture urbane al cicloturismo, alla governance e comunicazione & promozione. Un riconoscimento che, attraverso criteri oggettivi e misurabili, identifica dunque il livello di ciclabilità di una città e del suo territorio, valorizzando gli sforzi di quelle amministrazioni che coraggiosamente mettono in pratica concrete politiche bike-friendly.

FIAB e WWF insieme: storico accordo per mobilità ciclistica e cicloturismo

di Raffaele Di Marcello

Già nel 2002 FIAB e WWF, insieme a FederParchi, avevano sottoscritto un accordo, firmato da Fulco Pratesi per il WWF Italia, Luigi Riccardi per la FIAB onlus e Matteo Fusilli per la FEDERPARCHI, dove si conveniva di costituire un gruppo di lavoro nazionale per l’elaborazione, la progettazione e la realizzazione di strategie e strumenti per le azioni da realizzare sul territorio e, in particolare, nelle aree protette.

Da allora, soprattutto a livello locale, FIAB e WWF hanno sempre lavorato nella stessa direzione, unendo le proprie specificità, per la tutela dell’ambiente, ma il raggio di azione, negli ultimi anni, si è notevolmente ampliato, allargandosi, dalla necessaria tutela delle aree protette, alla pianificazione degli ambienti urbani, cogliendo le nuove istanze di una società che, nella corsa verso una, spesso, mal interpretata, esigenza di progresso, sta perdendo valori sociali ed ambientali, peggiorando la qualità della vita dei singoli cittadini e di intere comunità.

E così, grazie anche a un laboratorio di esperienze costituitosi, circa dieci anni fa, in Abruzzo, denominato “Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano”, il 2 giugno 2019, vigilia della giornata mondiale della Bicicletta (istituita lo scorso anno dall’ONU), nel corso della “Biciclettata Adriatica”, a Pineto, il presidente FIAB, Alessandro Tursi, e il vicepresidente WWF, Dante Caserta (non a caso entrambi abruzzesi), hanno sottoscritto un nuovo protocollo di intesa, unendo le forze e le conoscenze reciproche, per condividere informazioni, studi e ricerche; effettare iniziative congiunte a livello nazionale e locale; sviluppare la mobilità ciclistica, e il turismo in bicicletta, all’interno delle are protette, e in particolare nella rete Oasi WWF; collaborare con la rete ComuniCiclabili FIAB e promuovere sinergie tra i Comuni aderenti a questa rete e i comuni dove sono presenti le Oasi WWF.

Un accordo storico, che riconosce l’importanza dell’utilizzo della bicicletta, sia in ambiente urbano che nelle aree protette e/o ambientalmente sensibili, e della necessità della relativa infrastrutturazione nel rispetto delle caratteristiche ambientali e morfologiche dei siti interessati e che vedrà, da oggi, FIAB e WWF collaborare nella condivisione di conoscenza, informazioni, dati, metodi e indicatori, per studiare e monitorare al meglio la mobilità ciclistica e il turismo in bicicletta, con particolare riferimento alle politiche urbane e di pianificazione territoriale e gli impatti con gli ecosistemi.

FIAB e WWF, insieme, in sella, per cambiare le nostre città, lo spazio pubblico e l’ambiente urbano, e per tutelare il territorio.


Disponibile nuova documentazione nella sezione “Scuola ComuniCiclabili”

Nella sezione “Scuola ComuniCiclabili” sono disponibili le presentazioni di Parigi e Lubiana tenute durante il Focus su “Buone pratiche europee” del 12 aprile scorso.

https://www.comuniciclabili.it/scuola-comuniciclabili/

Sono presenti anche pubblicazioni utili su bicibus e piedibus e i quaderni dell’Area Tecnica FIAB

Primo Maggio: “Ho il diritto di andare al lavoro in bici”. Per FIAB il bike to work deve essere un diritto di tutti i lavoratori

FIAB augura a tutti una buona festa del Primo Maggio. E lo fa ribadendo il diritto di tutti i lavoratori a poter scegliere, tra i mezzi di trasporto, anche quello più efficiente, veloce e intelligente per andare in ufficio, in azienda o in fabbrica. Secondo la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta la bici (e la mobilità attiva in generale) deve diventare anche in Italia una opzione alla portata di tutti negli spostamenti quotidiani, a cominciare da quelli casa-lavoro.

Sono trent’anni che FIAB si batte per questo. La maggior tutela dei pendolari in bicicletta è oggi garantita anche grazie alle battaglie storiche della Federazione: dalle ciclabili via via più diffuse all’intermodalità bici+treno, che in alcune Regioni permette ai ciclisti il trasporto gratuito della due ruote, fino al riconoscimento dell’infortunio in itinere, un diritto oggi finalmente acquisito grazie a FIAB, che è riuscita a far estendere la tutela INAIL anche ai ciclisti in caso di incidenti nel tragitto casa-lavoro.

Ma nella Festa del Primo Maggio vogliamo ricordare anche le criticità con cui ogni giorno ancora in troppi devono confrontarsi. Criticità che rappresentano nel concreto ostacoli alla diffusione della mobilità attiva in Italia: dai molti percorsi ancora poco sicuri, alla mancanza di attrezzature nella gran parte delle azienda, passando per una politica del trasporto integrato bici+treno che sembra a volte fare addirittura passi indietro (molti ascensori delle stazione di recente vietati alle bici; stalli bici sui nuovi treni regionali più scomodi che in passato, probabilmente per cercare di contrastare il costante aumento dei passeggeri con bici per incapacità a gestirlo).

FIAB vorrebbe festeggiare un’Italia che tutela i lavoratori e li rende finalmente liberi di poter scegliere il pendolarismo in sella, con tutti i suoi numerosi e innegabili vantaggi, sia  personali,  dal benessere psicofisico al risparmio sul carburante (e sui costi generali di un’auto), sia collettivi. Perché bicicletta significa anche città meno congestionate e inquinate, oltre che lavoratori più sani (sono quelli con meno giorni di malattia), motivati e persino più produttivi. In una parola: felici. Concetti che ribadiamo ogni anno durante le nostre campagne a sostegno del bike to work per far pedalare più persone possibili, coinvolgendo quelle aziende che, dati alla mano, hanno capito quanto la bicicletta faccia bene tanto ai lavoratori quanto ai bilanci. Portiamo l’esempio di quelle imprese, poche ma in costante aumento, che offrono ai dipendenti parcheggi bici protetti, spogliatoi e docce, incentivano l’acquisto di biciclette e gli spostamenti in bici con bonus in denaro o in ferie premio.

Festeggiamo il Primo Maggio, infine, ricordando quanto i tragitti casa-lavoro imbottigliati nel traffico siano di fatto degli straordinari non pagati oltre che improduttivi. Secondo la ricerca annuale di IWG, in Italia 4 lavoratori su 10 vivono i viaggi quotidiani come la parte peggiore della giornata. Il 34% degli intervistati li ritiene parte della giornata lavorativa, non tempo libero. La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta continuerà a impegnarsi affinché sempre più lavoratori abbiano l’opportunità di trasformare il percorso casa-lavoro da condanna da subire a occasione per vivere in modo pieno e migliore le proprie giornate.